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Argentina, il fratello di Messi condannato per possesso illegale di armi

È arrivata la sentenza per Matias Messi: il 35enne fratello del fuoriclasse del Barcellona e dell’Argentina è stato condannato per possesso illegale di un’arma da fuoco a 2 anni e mezzo di carcere ma la pena è stata convertita in servizi sociali: il fratello maggiore di Messi dovrà insegnare per almeno 8 ore al mese in una scuola calcio, e sottoporsi a terapia psicologica.
A cura di Vito Lamorte
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Matías Messi, il fratello maggiore della stella del calcio argentino Lionel Messi, è stato condannato a due anni e sei mesi di carcere per possesso illegale di un'arma da fuoco ma la pena è stata convertita in servizi sociali: Matias Messi dovrà insegnare per almeno 8 ore al mese in una scuola calcio, e sottoporsi a terapia psicologica. A riportare la notizia è la AFP. In merito alla situazione del fratello del talentuoso calciatore del Barcellona ha parlato il procuratore Lucas Altare in una conferenza stampa:

Non è stato possibile determinare che avesse l'arma per scopi illeciti. Ha ricevuto una condanna condizionale di due anni e sei mesi. Ha promesso di non commettere nuovi crimini per quattro anni.

Il 30 novembre 2017 Matias Messi era stato arrestato dopo essere stato salvato da una barca alla deriva su un fiume, di fronte a un club di pesca, con ferite al volto e arma calibro 380 il cui possesso non è riuscito a spiegare. L'udienza si è tenuta questo giovedì davanti al giudice Juan Andrés Donnola, nella città di Rosario, casa dei Messi, a circa 300 km a nord di Buenos Aires e il fratello dell'attaccante del Barcellona dovrà avvisare la giustizia di ogni suo spostamento e dovrà astenersi dall'usare narcotici, bevande alcoliche e dovrà sottoporsi a controlli giudiziari periodici.

Matias Messi è recidivo: calamita per guai

Nel settembre 2015, sempre a Matías Messi era stata confiscata un'altra arma, una calibro 22, quando fu arrestato con la sua auto ad un controllo di polizia, motivo per cui ha dovuto eseguire servizi sociali come penalità: dallo scorso dicembre ha scontato arresti domiciliari preventivi fino al momento della condanna e suo padre, Jorge Messi, è stato garante davanti alla giustizia per garantire che non vi saranno fughe da parte dell'imputato.

Qualche anno fa, dopo un incidente stradale a Buenos Aires, è stato denunciato per lesioni e minacce. Secondo l’accusa, e come riporta il sito sportal.it, avrebbe minacciato il conducente del Suv con cui aveva avuto l’incidente con una pistola dopo un’accesa discussione. Anche in quel caso se l’è cavata con il pagamento della cauzione dopo gli arresti domiciliari.

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