Argentina, Higuain e il mal di vincere: “Soffro nel vedere mia madre che sta male per me”
La finale Mondiale con la Germania e il doppio flop in Coppa America contro il Cile. Gol sbagliati, rigori falliti e sulle spalle il peso intero della delusione di un popolo, quello argentino, stanco di arrivare secondo. Gonzalo Higuain bomber straordinario con la maglia dei club (ieri al Napoli, oggi alla Juventus) ma stella offuscata quando indossa la casacca della Selecciòn.

La critica con lui è stata durissima, come con Messi e tutti gli altri grandi interpreti dell'Albiceleste. La fortuna non gli è stata amica, più che i giudizi della gente – il cui umore è mutevole – ha sofferto molto per come sua madre ha somatizzato il momento difficile del figlio/calciatore.
Vedere mia mamma stare male mi uccide – ha ammesso nell'intervista all'emittente Tyc Sport -. Non se lo merita per tutto quello che ha fatto e per come mi è stata sempre vicina. A volte dico, ‘Mamma non voglio che tu soffra più'. Ma è così. Ciò che rimane è quello di continuare, combattere e possiamo trasformare quello che siamo. Questo è il motivo per cui siamo qui.
Grani di sale strofinati sulla pelle. Higuain azione il rewind e torna con la memoria a quegli istanti che ancora lo tormentano, almeno fino a quando non riuscirà a scacciare i brutti ricordi con vittorie e la conquista di un trofeo importante.
Quando segni sei il migliore e se sbagli sei il peggiore. Questo è il calcio, si gioca contro altre squadre e a noi purtroppo è mancato anche un pizzico di fortuna. E' difficile da spiegare ma sono cose che succedono. Quanto a me, la gente mi critica perché sbaglio un uno contro uno, pero questo mai mi farà venire dubbi su quello che sono. In ogni momento ho ricevuto sostegno dai ragazzi e staff tecnico. E' per questo che sono qui. Non ho mai pensato di lasciare la squadra.
Tira diritto per la sua strada. Così il Pipita procede: per se stesso, contro tutto e contro tutti se necessario. "Ci sarà sempre qualcuno che non mi ama o non mi ammira – ha concluso l'ex Real Madrid -. Non gioco a calcio per piacere a tutti. Sono stato molto male, ma guardo avanti e penso alle sfide che ancora mi attendono in carriera. Il calcio è la mia vita, la mia passione. Quando non lo sentirò più così allora quello sarà il giorno in cui deciderò di smettere".