Argentina – Germania, mondiali 2010: I tedeschi asfaltano gli uomini di Diego.
ARGENTINA – GERMANIA 0-4: 3′ pt Muller, 23′ st Klose, 29′ st Friedrich, 44′ st Klose
ARGENTINA (4-3-1-2): Romero; Otamendi (25′ st Pastore), Demichelis, Burdisso, Heinze; Maxi Rodriguez, Mascherano, Di Maria (30′ st Aguero); Messi; Higuain, Tevez. All Maradona.
Panchina: Andujar, Pozo, C.Rodriguez, Garce, Samuel, Bolatti, Veron, Gutierrez Jonas, Palermo, Milito.
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng (27′ st Jansen); Khedira (33′ st Kroos), Schweinsteiger; Muller (39′ st Trochowski), Ozil, Podolski; Klose. All: Loew.
Panchina: Wiese, Butt, Aogo, Tasci, Badstuber, Marin, Kiessing, Cacau, , Gomez.
ARBITRO: Irmatov (Uzbekistan)
NOTE: ammoniti Otamendi, Muller, Mascherano.
CITTA' DEL CAPO. La leggi sulla carta e ti sembrerebbe una partita scontata. Quei tre lì davanti, numeri alla mano, fanno paura e invece Messi, Tevez e Higuain sono stati letteralmente annientati dal muro difensivo tedesco. Già, il muro difensivo. Ti aspetti una Germania rintanata nella sua area, che difende come può l'impeto argentino per poi rispondere in contropiede, e invece, nemmeno questo è Argentina-Germania. E allora cos'è?
E' una Germania tutta nuova, solida, concreta e ancor di più, è bella da vedere. Te li ricordi rocciosi, statici ma questa compagine di Low è calcio allo stato puro. Tutto questo asfalta un'Argentina che forse avrà qualche rimpianto: il primo è la discussa assenza di Samuel, in molti parlano di un'esclusione perchè l'infortunio pare essere solo un alibi di Maradona per poter schierare uno dei suoi preferiti, De Michelis; il secondo, lo scarso utilizzo di uno, Diego Milito, che seduto lì in panchina nasconde tanta rabbia perchè i tedeschi li ha battuti da solo nelle finale di Champions League con la sua Inter.
Bella Germania, brutta Argentina questa è la vera sintesi di un match che ha visto uno strapotere tedesco. Diego Armando Maradona nulla può, non servono talismani, amuleti e rosari, questa Germania farebbe paura a chiunque e potrebbe annichilire chiunque. L'Argentina era la straforita e invece, nessun timore per i tedeschi che l'affrontano a viso aperto e la schiaffeggiano al 2′ con Muller, uno che al Bayern Monaco ha fatto sedere prorpio il suo compagno di squadra Miroslav Klose anche lui autore di una superlativa prestazione.
Chi ben comincia è a metà dell'opera, partita in discesa per i tedeschi che man mano diventano sempre più padroni del campo. L'Argentina sembra frastornata, barcolla, è alle corde e non riesce a reagire. Messi, Tevez e Higuain sono ingabbiati dai difensori tedeschi e faticano a trovare spazio. La Germania prende coraggio ma non riesce a raddoppiare. I biancoceleste spinti anche dalle urla commissario tecnico, prendono coraggio e cercano di ristabilire gli equilibri. Tevez viene anticipato di un soffio dalla coraggiosa uscita di Neuer, Higuain si gira bene in area ma la conclusione non impensierisce più di tanto l'estremo difensore tedesco. Al 36′ l'Argentina trova il pareggio ma l'arbitro annulla per fuorigioco e c'è ben poco da recriminare. Giusta la decisione di Irmatov. Chi però pensa che la Germania resti a guardare si sbaglia di grosso, perchè i tedeschi mettono i brividi a Romero prima con Podoslki e poi di nuovo con il tarantolato Muller.
Negli spogliatoi il "pibe de oro" si fa sentire e l'Argentina si ripresenta in campo più spregiudicata e cerca il pareggio prima con Di Maria, poi con Tevez e infine con Higuain. La Seleccao mette sott'assedio l'area tedesca ma per fare questo mostra il fianco, già abbastanza poco coperto vista l'assenza di uno come Samuel,concedendo cosi praterie verdi al reparto offensivo di Loew. Al 22′, infatti, i due ragazzi terribili Muller- Podolski con un'azione da manuale del calcio mettono Klose in condizione di poter entrare in porta con tutta la palla. 2-0 e tanti saluti all'inerme portiere argentino Romero. Il raddoppio tedesco manda letteralmente al tappeto l'undici di Maradona che si gioca il tutto per tutto togliendo un difensore, Otamendi, e inserendo Pastore. La Germania ormai ha la partita impugno e passeggiando sulle macerie di un'Argentina ormai distrutta rifila altri due gol ai bianchiceleste. Al 29′ ancora Podolski si fa spazio sulla sinistra palla dietro per l'accorrente Friederich che in corsa batte per la terza volta Romero. Sembrerebbe tutto finito e invece Klose vuole raggiungere Ronaldo nella classifica di miglior realizzatore della storia del mondiale e al 45′ su un assist millimetrico, neanche a dirlo di Podolski, cala il poker con un piatto al volo. Angela Merkel in tribuna non crede ai suoi occhi, Diego Armando Maradona nemmeno. L'Argentina torna a casa priva di alibi. La Germania vola a Durban carica di speranze.
Davide Pecchia