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Argentina, Carlos Bilardo sta male: ricoverato in gravi condizioni

L’ex commissario tecnico della Seleccion campione del Mondo a Messico ’86 soffre di una malattia neuro-degenerativa (la sindrome di Hakim-Adams) che provoca demenza progressiva. Sottoposto a intervento chirurgico un mese fa, le sue condizioni sono peggiorate nelle ultime ore. Il mondo del calcio argentino si stringe intorno all’ex allenatore.
A cura di Maurizio De Santis
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Carlos Bilardo, 79 anni, ex commissario tecnico dell'Argentina campione del mondo a Messico '86, sta male. Le sue condizioni di salute si sono aggravate nelle ultime ore, costringendolo al ricovero in ospedale. Una dilatazione ventricolare al cervello causata da una malattia neuro-degenerativa (la sindrome di Hakim-Adams) che provoca demenza progressiva scandita da disturbi della deambulazione e cognitivi oltre a incontinenza. A fine maggio scorso l'ex allenatore venne sottoposto a intervento chirurgico e il decorso post-operatorio alimentò fiducia confermata anche dalla reattività del paziente e dalla voglia di seguire i campionati del mondo di calcio in Russia.

A quel miglioramento, però, ha fatto seguito un quadro clinico peggiorato. Una brutta notizia per il popolo della Seleccion e per gli appassionati calcio sudamericani, già delusi dalle prestazioni e dall'eliminazione dell'Albiceleste, tornata a casa dopo la sconfitta per 4-3 contro la Francia negli ottavi di finale.

Bilardo è attualmente tenuto sotto stretta osservazione alla Sagrada Familia (ne dà notizia il quotidiano sportivo argentino ‘Olè'), accanto a lui ci sono i familiari più stretti ma è grande l'attenzione e l'affetto mostrato da calciatori, ex campioni e protagonisti del football preoccupato per l'evoluzione della sua malattia. Fra i primi a fargli un sincero in bocca al lupo è stato Menotti, l'altro ex commissario tecnico della Seleccion che ha legato il proprio nome ai trionfi della nazionale. Lui e Bilardo sono stati spesso identificati quali esponenti di due correnti di pensiero (e del tifo), due epoche differenti nelle quali l'Albiceleste è stata vincente.

Questo presunto dualismo non mi ha mai fatto del male – ha ammesso Menotti nell'intervista a Olè -. Carlos non è mai stato un mio nemico, i nemici me li scelgo da solo. Gli auguro di rimettersi presto e tornare alla vita di tutti i giorni. 

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