Argentina, calciatore chiede stipendi arretrati: pestato da tifosi e dirigenti

Incredibile episodio accaduto in Argentina, dove un calciatore sarebbe stato letteralmente pestato dai dirigenti della squadra in cui milita ed anche da alcuni tifosi: il tutto per aver "preteso" il pagamento degli stipendi arretrati. Una storia incredibile quella che arriva dal Cono Sud, che racconta però in modo drammatico le vicende che accadono nel calcio "minore", lontano dai riflettori, dalla notorietà e dalla ribalta. A raccontarlo è stato proprio lui: Maximiliano Maciel, che milita nel club Argentino de Merlo, attualmente nella quarta divisione argentina.
"In tanti eravamo rimasti alla fine dell'allenamento per ricevere gli stipendi arretrati", ha spiegato Maciel sul proprio profilo Facebook, "ed invece uno dei dirigenti mi ha riferito che non sarei stato pagato. Successivamente, dopo avermi aggredito", continua il calciatore argentino, "ha anche chiamato in suo aiuto altri tifosi che sono arrivati pochi minuti dopo. I tifosi hanno picchiato con dei bastoni me ed alcuni miei compagni che mi volevano aiutare. Ho raccontato tutto alla polizia, ho avuto anche paura perché avrebbero potuto uccidermi. Non giocherò mai più a calcio", ha poi aggiunto Maciel.
L'Argentino de Merlo giocherà domani l'ultima gara stagionale, nel posticipo della 38esima giornata della Primera C Metropolitana (uno dei due gironi in cui è divisa la quarta serie argentina): in caso di vittoria in casa contro il Midland (16° in graduatoria, che comprende 20 squadre), la formazione biancoceleste raggiungerà il 9° posto a quota 53: troppo poco per aspirare alla promozione, già in cassaforte da tempo per il San Telmo, che ha chiuso il campionato a quota 70 punti in testa alla classifica.