Fair play in Serie D: squadra aiuta a cercare un nuovo mister agli avversari
A volte da un brutto gesto possono nascere conseguenze positive, che permettono non solo di dimenticare l'errore ma di intraprendere un circolo virtuoso. E' quanto sta accadendo nella Lega Dilettanti dove il presidente della Sacilese (club di calcio della provincia di Pordenone) ha rivolto un gesto di puro fair play verso il club avversario del Fontanafredda: trovare un nuovo allenatore dopo il Daspo ricevuto dal tecnico precedente per insulti razzisti e di discriminazione territoriale.
Cos'era accaduto in campo
Tutto era accaduto nell'ultimo incontro dilettantistico tra Fontanafredda e Sacilese: al termine di una partita giocata all'insegna dello sport e dell'agonismo, alcuni tifosi hanno riferito alla stampa locale una serie di insulti rivolti dal tecnico del Fontanafredda nei confronti del dirigente-arbitro della Sacilese che si era prestato alla direzione del match. Episodio che ha fatto scattare le indagini e il conseguente allontanamento dell'allenatore dalla squadra.
Le parole del presidente e l'esempio dei ragazzi in campo
"Siccome trovare un allenatore bravo è difficile, prima di tutto deve essere un educatore esemplare, ma se gli amici del Fontanafredda avessero la necessità di un sostituto del mister che ha ricevuto il Daspo, siamo a loro disposizione per dare aiuto, per il bene dei ragazzi".
La motivazione di Ivano Driussi, presidente della Sacilese, è semplice quanto diretta: cancellare il bruttissimo episodio a margine di una partita tra ragazzi, i primi che dovrebbero ricevere un'adeguata preparazione sul piano educativo prima che su quello sportivo: "Di questa brutta vicenda dovrebbe emergere soprattutto il discorso legato al comportamento dei ragazzi, di entrambe le quadre: si sono affrontati con rispetto ed educazione. Sicuramente senza ascoltare quella frase che l'allenatore degli ospiti aveva pronunciato".