“Arbitro, sei un terrone”. Allenatore di una squadra Esordienti riceve un Daspo di 1 anno
"Arbitro, sei un terrone". Per questa espressione di discriminazione territoriale un allenatore di una squadra di calcio della categoria Esordienti – ragazzi che al massimo avranno 11 anni – ha ricevuto un Daspo di 1 anno da parte del Questore di Pordenone. È inaccettabile un atteggiamento del genere e lo è tanto di più perché, per quanto la trance agonistica possa fare brutti scherzi e l'adrenalina lasciar trasparire atteggiamenti sopra le righe, un tecnico di formazioni giovanili dovrebbe dare il buon esempio ed educare ai sani valori dello sport, al rispetto dell'avversario che puoi battere in campo ma non hai il diritto di offendere. Il ‘mister furioso' avrà un po' di tempo per meditare su quanto commesso: come prescritto dal provvedimento ricevuto, per un anno non avrà accesso ad alcuna manifestazione sportiva e soprattutto non potrà più allenare la squadra.
La ricostruzione dell'episodio che ha messo nei guai il tecnico
La notifica del provvedimento al tecnico emesso dal Questore, Marco Odorisio, è avvenuta nella serata di lunedì, è scaturito da un articolo di giornale e fa riferimento a quanto accaduto nella partita del campionato giovanile disputata a Sacile (in provincia di Pordenone). Il paese noto per accogliere periodicamente Lionel Messi, in occasione delle visite al professor Poser che ne ha curato la dieta, adesso conquista le copertine della cronaca per un episodio biasimevole. L'arbitro insultato con frasi considerate di "discriminazione territoriale" era un dirigente della formazione avversaria, accreditato a dirigere la gara dopo aver svolto uno specifico corso in Federazione. Le offese pronunciate nei suoi confronti avevano sollevato anche le proteste da parte dei genitori dei ragazzi in campo, ad aggravarle anche un tono molto aggressivo rivolto anche verso i giovanissimi calciatori in campo e in panchina.
Il Questore: Esempio diseducativo, condotta violenta e inaccettabile
Non è certamente edificante che chi dovrebbe avere il compito di assolvere alle funzioni di educatore, insegnando il rispetto delle regole attraverso l'attività sportiva, si trasformi, invece, in un esempio diseducativo – ha ammesso il Questore di Pordenone, Marco Odorisio, come si legge su Repubblica -. Le condotte accertate, oltre a essere verbalmente e materialmente violente e caratterizzate da una consapevole impronta di ‘discriminazione territoriale' assumono ancora più particolare di rilievo negativo perché poste in essere alla presenza e rivolte a bambini di 11 anni.