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Arbitro muore in campo per arresto cardiorespiratorio ma la partita continua lo stesso

Víctor Hugo Hurtado, 32 anni, è l’arbitro morto in campo durante una partita della prima divisione tra Always Ready e Oriente Petrolero giocata in Bolivia all’Estadio Municipal Villa Ingenio. La partita è andata avanti nonostante il malore del direttore di gara: l’ipotesi più plausibile è che nessuno immaginava quale fosse l’effettiva gravità delle condizioni di salute dell’uomo, arrivato in ospedale già deceduto.
A cura di Maurizio De Santis
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Víctor Hugo Hurtado, 32 anni, è l'arbitro morto in campo durante una partita della prima divisione boliviana tra Always Ready e Oriente Petrolero giocata all'Estadio Municipal Villa Ingenio. Una scena terribile e drammatica s'è consumata sotto gli occhi delle squadre e degli spettatori che, al 50° minuto, hanno visto il direttore di gara accasciarsi improvvisamente sul rettangolo verde. Subito assistito dallo staff medico, che ha provato a rianimarlo, non s'è mai rialzato con le proprie gambe ed è stato caricato in barella per essere trasportato in ospedale. L'uomo, però, non ce l'ha fatta: quando è arrivato al nosocomio era già deceduto.

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Nonostante l'accaduto, la partita è continuata con il quarto uomo subentrato al direttore di gara e terminata sul punteggio di 5-0 per il club Always Ready. Com'è stata possibile una cosa del genere, ovvero che il match sia stato portato a termine regolarmente? Secondo le ultime notizie che arrivano dalla Bolivia e le spiegazioni fornite dai media, l'ipotesi più plausibile è che nessuno immaginava quale fosse l'effettiva gravità delle condizioni di salute dell'arbitro, Víctor Hugo Hurtado. Nessuno credeva che a causa di quel malore improvviso avrebbe perso la vita. Una volta trasportato in ospedale, però, i medici null'altro hanno potuto fare che constatare il decesso del direttore di gara.

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Come è morto l'arbitro Víctor Hugo Hurtado

L'Estadio Municipal Villa Ingenio è il più alto del mondo ed è situato a 4.150 metri sul livello del mare. A quelle altezze l'aria estremamente rarefatta non permette una normale e corretta ossigenazione del sangue, c’è minore energia nei muscoli e aumentano i rischi per la salute degli atleti in campo. La causa è da ricondurre a una massima concentrazione di emoglobina nel sangue, condizione alla quale l'organismo riesce anche ad abituarsi ma nell'arco di un mese (e anche di più a seconda dei soggetti) e non certo nell'arco di poche giornate. Che sia stata questa la ragione del malore che ha stroncato la vita dell'arbitro Víctor Hugo Hurtado oppure il malessere ha avuto origini differenti? In attesa di conferme ufficiali, restano le immagini durissimi della tragedia trasmessa in diretta tv.

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