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Apoel Nicosia e Trabzonspor: le due belle favole della Champions League 2012

I ciprioti e i turchi sono le vere rivelazioni dell’inizio della Champions 2011-2012. Primi nei rispettivi gironi, sono riusciti a sorprendere tutti mettendo in fila i campioni di squadre più titolate come l’Inter e lo Zenit.
A cura di Alessio Pediglieri
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apoel trabzonspor champions

La Champions League sta regalando l'ennesima ‘favola' calcistica targata 2011-2012. E la favola in questione ha il nome di due squadre sconosciute ai più: l'Athlitikós Podosfairikós Ómilos Ellínon Lefkosias, ovvero l'Apoel Nicosia e il Trabzonspor Kulübü è un club sportivo turco di Trebisonda. Inserita nel "girone dell'Est", insieme allo Zenit, allo Shakhtar Donetsk e il Porto, in un gruppo in cui i ciprioti avevano sulla carta possibilità pari a zero di riuscire ad esserne protagonisti, dopo due giornate di Champions League, l'Apoel guida incredibilmente ma con merito il Gruppo G, sorprendendo tutti. Stesso dicasi per il Trabzonspor che al debutto ha sbancato San Siro e si è confermato in testa del proprio girone pareggiando con il Lille.

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Un successo che arriva da lontano

Facendo due conti, il primato dell'Apoel, che oscura le vittorie delle ‘big ha "numeri" da campione. Dopo due giornate vanta la testa del girone con quattro punti, frutto di una vittoria all'esordio contro lo Zenit per 2-1 e il pareggio esterno sul campo di Donetsk. Nessuna sconfitta, tre gol fatti e due subiti. Dietro ai ciprioti c'è lo Zenit di Luciano Spalletti, il Porto campione lusitano e lo Shakhtar di Mircea Lucescu. Tutte squadre che in Europa vantano un palmares importante e molte stagioni alle spalle nelle competizioni europee. Non come l'Apoel che è alla seconda presenza in Champions League, dopo quella dello scorso anno in cui venne eliminata nella prima fase. Per il resto, sempre eliminata sulla soglia d'Europa: nel 2007/2008 eliminata al primo turno di qualificazione, 2004/2005 eliminata al secondo turno di qualificazione, 2002/2003 si ferma al terzo turno di qualificazione e nel 1992/1993 è eliminata al primo turno. Non certo un ruolino di marcia da far paura eppure, oggi, proprio i ciprioti possono guardare tutti dall'alto verso il basso a conferma di un cammino nei preliminari già da protagonista. A luglio, nel doppio match contro lo Skenderbeu, nel primo turno di qualificazione, arriva una doppia vittoria: 0-2 e 4-0; con lo Slovan Bratislava stesso copione con un pareggio e una vittoria (senza ancora una volta, subire gol) che proiettano i ciprioti al terzo turno; nel match decisivo di metà agosto, l'Apoel compie il primo miracolo sportivo: perde 1-0 contro il Wisla ma nel ritorno davanti al proprio pubblico infila una netta vittoria per 3-1 che le permette di essere inserita nei sorteggi di Nyon.

Al debutto, la prima vittoria di sempre in Champions

Al debutto ufficiale nella Champions 2012, in casa, l'Apoel conferma l'ottimo momento: un micidiale uno-due nel finale permette ai ciprioti di rimontare la gara contro lo Zenit San Pietroburgo conquistando la prima vittoria di sempre in Champions. La gara, valida per il Gruppo G, vedeva gli ospiti passare in vantaggio al 63′ con Konstantin Zyryanov, al primo vero tiro in porta dello Zenit. Ma nel giro di due minuti, dal 73’ al 75’, la coppia brasiliana Manduca-Aílton ribaltava il risultato a favore della squadra allenata da Ivan Jovanovič, alla seconda apparizione in assoluto nella massima competizione continentale. Poi, la buona prova di mercoledì sera in trasferta, contro lo Shakhtar in un match sulla carta fortemente impari. Per un’ora lo Shakhtar è sembrato sempre sul punto di passare in vantaggio, ma al 61’, a sorpresa, è stato Ivan Tričkovski a segnare proprio per il Nicosia. Le speranze cipriote di bissare il successo della prima giornata contro lo Zenit svanivano però dopo solo 3 minuti ad opera di Jadson. Ma l’Apoel resiste fino alla fine e conquista un pareggio prezioso che gli permette di portarsi al primo posto del girone con un punto di vantaggio su Zenit e Porto (prossima avversaria al GSP Stadium di Nicosia).

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Un po' di storia

Costituito l'8 novembre 1926 come POEL ("Podosferikos Omilos Ellinon Lefkosias", la "Squadra di Calcio dei Greci di Nicosia"), il club è uno dei membri fondatori della Federazione calcistica cipriota. E' la "Juventus di Cipro", avendo il primato di titoli conquistati in patria: ha vinto 21 campionati ciprioti, 19 Coppe di Cipro e 10 Supercoppe di Lega. Una potenza vera e propria che approda nel calcio internazionale il 26 agosto 2009, battendo i danesi del Copenaghen (risultato totale 3-2), quando ha ottenuto per la prima volta nella sua storia la qualificazione alla fase a gironi di Champions League. Nella stagione 2010-2011 i giocatori dell'Apoel vincono ancora il proprio campionato (21° titolo consecutivo, nuovo primato nazionale e con quattro turni d'anticipo) e accedono per la seconda volta alla fase a gironi della UEFA Champions League 2011-2012 con i risultati che tutti stanno apprezzando.

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Eliminati dal Benfica, ripescati dall'uefa per lo scandalo scommesse in Turchia

Stesso discorso anche per i turchi del Trabzonspor. Inseriti nella Champions League 2011-2012 unicamente per la squalifica del Fenerbache, cmapione di Turchia ma intriso di scandali su scommesse e partite comprate. I "ripescati" dell'Uefa erano stati sconfitti dal Benfica nel doppio confronto per accedere ai Gironi Champions. Dopo la sconfitta in Portogallo per 2-0 non erano riusciti ad andare oltre l'1-1 nel match di ritorno, salutando la competizione continentale poi datagli d'ufficio dagli organi dell'Uefa. Un "eroe per caso", il Trabzonspor perchè viene inserito in un girone proibitivo, capitanato dai campioni del Mondo dell'Inter, dai campioni di Francia del Lille e dal CSKA di Mosca. E invece, il campo ha sovvertito in questi primi 180 minuti di gioco qualsiasi pronostico di vigilia.

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Mamma li turchi: San Siro violata

Il 14 settembre 2011 va in scena il debutto a San Siro, contro l'Inter. Una sfida persa sulla carta ma i turchi di Trebisonda approfittano del periodo nero degli uomini di Gasperini, costringendoli ad una feroce sconfitta casalinga che sarà un elemento determinante per la scelta del cambio del tecnico a favore di Claudio Ranieri. Il gol nella ripresa di Ondřej Čelůstka permette al Trabzonspor di centrare il miracolo, con un clamoroso successo in casa dell'Inter che dopo la scinfitta in Supercoppa a Pechino e in campionato contro il Palermo, infilano tre sconfitte su tre. Ma quella di San Siro non è una semplice scintilla e il "Trab" si ripete in casa contro l'insidioso campione di Francia, il Lille. Una gara in salita, con Moussa Sow che buca il portiere Tolga Zengin e porta in vantaggio gli ospiti, che chiudono il primo tempo sull’1-0. Nella ripresa, Colman pareggia a un quarto d'ora dalla fine su rigore, dopo un fallo di mano di Mathieu Debuchy su cross di Adrian Mierzejewski. Un punto che permette ai turchi di mantenere la vetta della classifica, a quota 4 punti, mettendo in fila i più titolati avversari quali l'Inter, il Lille e il CSKA (prossimo avversario il 18 ottobre a Mosca).

Un po' di storia

Il Trabzonspor Kulübü è un club sportivo di Trebisonda (Turchia), fondato nel 1967 ed attivo in vari sport, ma famoso soprattutto per la sua squadra di calcio, che insieme a Galatasaray, Fenerbahçe e Beşiktaş ha dominato la scena del calcio turco negli ultimi anni. È stata anche la prima squadra, al di fuori di Istanbul, a vincere la Süper Lig. In Champions League, quella del Trabzonspor è una prima volta importante: nel 2005/2006 venne eliminato nel secondo turno di qualificazione, nel 2004/2005 arrivò fino al terzo turno, mentre negli anni '80 non andò mai oltre il primo turno dell'allora Coppa dei Campioni (1984/1985, 1981/1982, 1980/1981).

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