Antonio Di Natale è l’unico candidato italiano al Pallone d’Oro 2011 (VIDEO)
Di Natale candidato al Pallone d'Oro 2011
Il bomber dell'Udinese è l'unico giocatore italiano in lizza per vincere il premio
Oramai è diventato un dato di fatto, quasi scontato: i gol di Antonio Di Natale in campionato non fanno più notizia come il suo essere goleador di razza, il migliore dei migliori da due stagioni a questa parte, avendo conquistato a suon di reti, per due stagioni consecutive lo scettro di capocannoniere. Il tutto, senza clamori e riflettori puntati, ma in periferia, nella fredda Udine, con la maglia bianconera meno prestigiosa rispetto a quella più blasonata della lontana Torino. In Europa si sono accorti di lui, tanto che per il prossimo Pallone d'Oro, è l'unico italiano ad essere stato inserito nella lista dei 50 finalisti. Eppure, Antonio Di Natale è da sempre tra i migliori giocatori italiani e si conferma a 33 anni su livelli assoluti: ma in Italia nessuno sembra considerarlo.
Il tributo più importante arriva dall'Europa
Per alcuni è un talento ‘sprecato‘, per altri un fenomeno sottovalutato. Per Francesco Guidolin, allenatore mai considerato dai grandi club, lo considera ‘specchio‘ in campo. Il tecnico vicentino lo allena e lo conosce bene e considera semplicemente Antonio Di Natale un giocatore che si merita il Pallone d'Oro. Non a caso, il bomber è da anni il punto fermo di una Udinese in cui tutti sembrano di passaggio e ha lasciato un segno indelebile. Guidolin ha pensato bene di sponsorizzarlo per l'elenco dei 50 candidati per il premio già in tempi non sospetti: "Non so quale sia il criterio per la composizione delle liste, ma so che Totò ha vinto per due anni consecutivi la classifica dei cannonieri nel campionato italiano. Traguardo piuttosto complicato visto che è riuscito a pochi. Ha dimostrato di essere un grande e per me e per tutto il nostro territorio rappresenta il top". Queste le parole del tecnico che oggi rimbombano come una profezia: Di Natale non solo è inserito nella lista dei 50 candidati ma è l'unico italiano a poter ambire a questo trofeo. Non è certo una consacrazione definitiva, ma è una importantissima conferma di quanto buono Di Natale abbia fatto da 15 anni a questa parte. Per il Pallone d'Oro 2011 la strada è lunga e i pretendenti sono agguerriti: l'elenco definitivo dei 23 aspiranti sarà reso noto il primo novembre prossimo. Il 5 dicembre saranno poi ufficializzati i tre finalisti e il vincitore sarà proclamato a Zurigo il 9 gennaio 2012 nella tradizionale serata di gala organizzata dalla Fifa. Il pericolo numero uno è come sempre il Barcellona che piazza 10 giocatori in lista. La soddisfazione per il giocatore napoletano, saputa la notizia, è stata unica: "È un onore che mi riempie d'orgoglio. Essere accostato a campioni del calibro di Messi e Cristiano Ronaldo non capita tutti i giorni. Essere l'unico italiano fa ancora più piacere, è ovvio. Ma se la Fifa e France Football hanno pensato a me è anche grazie ai compagni e alla società bianconera senza la quale non avremmo, e non avrei, mai potuto tagliare i traguardi centrati in questi ultimi anni".
L'amore di Di Natale con il gol parte da lontano
Antonio Di Natale ha un feeling con il gol impressionante che è cresciuto nel tempo e con gli anni. Invece di assuefarsi all'età che avanza e alla mancanza cronica di non potersi confrontare con club e palcoscenici più importanti, non smette di segnare, anzi, col tempo migliora: vince la classifica marcatori della Serie A 2009-2010 a quota 29 gol. Rivince la stessa classifica, con 28 reti all'attivo in campionato (e l'Udinese si aggiudica i preliminari di Champions League), laureandosi capocannoniere all'età di 33 anni per la seconda volta consecutiva grazie ai 2 gol di vantaggio su Cavani del Napoli. Non cosa da poco, ma da autentico leader del gol visto che negli ultimi due campionati, l'attaccante napoletano ha realizzato 57 gol in 71 presenze. L'ultimo calciatore in grado di laurearsi primo tra i bomber per due stagioni di fila nel campionato italiano fu Giuseppe Signori, che, con la maglia della Lazio, andò a segno 49 volte in 56 presenze tra la stagione 1992-1993 e 1993-1994. In totale con la maglia bianconera friulana sono 138 reti in 273 gare, dal 2004 ad oggi.
Una carriera da ‘periferia' ma di grandi soddisfazioni
Guardando la carriera di Antonio Di Natale, però qualcosa stona. Il bomber napoletano non ha mai potuto cimentarsi in piazze di primo piano, nei cosiddetti club che contano, potendo giocare in Europa – ad esempio – solamente dopo aver trascinato la stessa Udinese nelle competizioni continentali. Mai, nella sua pur lunga carriera, c'è stata una finestra di "qualità": iniziata ad Empoli nel 1996, la sua avventura nel calcio italiano ha avuto la sua prima importante svolta – dopo una girandola di squadre tra cui Varese e Viareggio – proprio nella città toscana quando nel 2002 fu tra gli artefici della promozione della squadra in massima serie. Serie A che da allora, Di Natale, non ha più abbandonato. Proprio con l'Empoli, ha raggiunto la sua prima maturazione calcistica: arrivato nel 1999 a 22 anni, Totò Di Natale è sempre stato un punto di riferimento offensivo della squadra collezionando nelle tre stagioni cadette 98 presenze e 31 reti con il record nell'ultimo anno – quello della salita in Serie A – con 16 reti stagionali. Dopo 158 partite in 5 anni con la maglia dell'Empoli e 49 reti totali, Antonio Di Natale stranamente non viene notato da nessun grande club. E' un giocatore completo, in piena maturità, a 26 anni, una prima punta prolifica ed un ottimo assist-man, essendo dotato di una grande tecnica individuale, visione di gioco, velocità e rapidità d'esecuzione. Inoltre è uno specialista dei calci piazzati, in particolar modo nelle punizioni. Eppure, l'unica proposta che gli viene fatta in modo concreto porta la firma e il nome della famiglia Pozzo, azionista di maggioranza dell'Udinese. E per certi versi, è la fortuna dello stesso Di Natale.
A Udine, subito leader a suon di reti
L'inizio in Friuli fa capire subito che il rapporto tra il giocatore e l'ambiente è di quelli vincenti e che durano nel tempo. Disputa la stagione 2004-2005 nell'Udinese, in cui forma con Vincenzo Iaquinta e David Di Michele un trio offensivo che consente ai friulani di conquistare il 4º posto in classifica e l'ingresso in Champions League. Nella stagione 2005-2006 può vantare un record, quello di essere l'unico giocatore italiano della stagione ad aver segnato almeno un gol in Campionato, Coppa Italia, Coppa UEFA e Champions League. Oltretutto, in quella stagione l'Udinese è arrivata in semifinale di Coppa Italia. Nella stagione 2007-2008 segna ancora tanto, 17 gol, portando nuovamente l'Udinese in Europa. In Friuli, oramai, Di Natale è un marchio di qualità assoluto e si teme per una sua vendita da parte della società, vista la crescita importante a tal punto che anche la Nazionale – dal 2006 grazie a Roberto Donadoni – inizia ad accorgersi di lui. Eppure non accadrà nulla: il 28 giugno 2008 rinnova il contratto con i friulani fino al 2013, spiazzando i papabili acquirenti. All'Europeo 2008 gioca solamente due partite, tra cui i quarti di finale contro la Spagna dove, dopo lo 0-0 e i tempi supplementari, ai rigori, Iker Casillas para il suo tiro dal dischetto. Complice anche l'errore di De Rossi, l'Italia viene eliminata. Il 6 settembre 2008, in Nazionale, il CT Marcello Lippi lo impiega in Cipro-Italia (1-2), la prima partita valida per il girone di qualificazione ai Mondiali 2010, nella quale realizza la doppietta decisiva per la vittoria.
Il Re dei bomber
Nel corso della stagione 2009-2010 ha superato Lorenzo Bettini nella classifica dei marcatori di tutti i tempi, diventando il più prolifico giocatore della storia del club friulano. In campionato vive un grandissimo periodo sotto il punto di vista realizzativo: segna anche due triplette. il 2 maggio 2010 in occasione della partita contro il Cagliari segna il suo 100° gol, tra campionato e coppe, con la maglia dell'Udinese. Il 9 maggio, nella partita pareggiata 3-3 con il Bari, realizza una doppietta con cui raggiunge quota 28 reti in campionato, superando il precedente record di marcature in un campionato per un giocatore dell'Udinese, detenuto da Bierhoff. E' oramai in tutto e per tutto una bandiera dei tifosi bianconeri che vengono puntualmente ripagati nell'ultima stagione. Nella stagione 2010-2011, dopo una partenza sotto le attese, realizza altre due triplette, e il 24 gennaio 2011 riceve l'Oscar come miglior cannoniere e miglior giocatore italiano del 2010 oltre che quello per il Fair Play e il 27 febbraio, realizza la terza tripletta stagionale nella vittoria dell'Udinese per 7-0 in casa del Palermo. Vinta la classifica capocannonieri, si ripresenta al via con la maglia dell'Udinese in questa stagione dove resta "a secco" per le prime giornate, rifacendosi subito dopo: Di Natale ritrova il trono di capocannoniere, totalizzando 6 reti nei primi 7 turni in campionato, trascinando l'Udinese prima in classifica, e 2 reti tra Champions ed Europa League. In attesa del Pallone d'Oro…