Antonio Conte parla ai tifosi: “I giocatori della Juve sono uomini veri”

Dopo mesi di silenzio ad ascoltare fiumi di parole dette su di lui e sulla sua Juventus, Antonio Conte prende parola in prima persona e dialoga con i suoi tifosi. Questa mattina, attraverso i social network il mister salentino ha creato un filo diretto con i supporters bianconeri: il canale Twitter ufficiale della Juve è stato inondato di domande (circa 2500) tantissime delle quali sono arrivate dai sostenitori del club sparsi per mondo (Indonesia, Cina ma anche Emirati Arabi ed Inghilterra). Conte ha risposto in diretta (a reti unificate su tutti i social network) ad una selezione di domande, parlando liberamente senza il filtro della stampa.
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— JuventusFC (@juventusfc) Novembre 12, 2012
Conte fiume in piena – "Ho scelto di parlare con voi, i nostri tifosi, poichè mi siete stati vicini durante questo momento particolare" così l'allenatore ha motivato la scelta di comunicare con i fans bypassando i giornalisti. Conte, che potrà tornare in panchina dall'8 dicembre data in cui terminerà la sua squalifica per omessa denuncia nell'ambito del processo Calcioscommesse, ha parlato della nostalgia del contatto con tifosi e squadra durante le partite ed ha elogiato i suoi uomini per quanto di buono fatto fino a questo momento: "Abbiamo la fortuna di avere un anno di lavoro alle spalle e non potrei pretenderei di avere calciatori migliori e uomini veri".
Il mister ha anche rivelato la sua verità su quanto accaduto nel post gara di Juve-Nordsjaelland ed ha motivato la sua ira nei confronti dei giornalisti che hanno esultato al gol del Chelsea.
Adesso la verità la dico io. Dalla sala stampa sento un boato, non poteva essere uno solo, ho sentito gridare ed esultare. Sono uscito dalla stanza e invece di vedere professionisti ho visto tifosi esultare per una squadra estera. Io non ero nervoso, di certo mi ha dato molto fastidio questa mancanza di rispetto, mi sono vergognato per loro. Mi sono reso conto che non sono professionisti e mi dispiace visto che alcuni di questi sono giornalisti che hanno quotidianamente a che fare con noi.