Antonio Conte imita il Trap, il tecnico della Juventus con l’acqua santa in panchina
Antonio Conte come Giovanni Trapattoni? Beh l'ex allenatore di Arezzo, Atalanta, Bari e Siena se lo augura, soprattutto per i risultati ottenuti da uno dei tecnici italiani più vincenti. Per il momento la similitudine che li accomuna maggiormente è l'utilizzo dell'acqua santa.
L'ex mediano della Juventus, attuale allenatore della Vecchia Signora, è molto credente (non ha mai nascosto di esserlo) e se già in passato aveva dato sfoggio di questa sua caratteristica, anche nell'ultima partita di campionato della sua squadra non ha perso l'occasione per "chiedere un aiuto dall'alto". Durante la sfida dell'Artemio Franchi contro il Siena aveva baciato un santino; a Verona contro il Chievo ha utilizzato l'acqua santa proprio come fatto in passato da Trapattoni, suo vecchio allenatore sia alla Juventus che in Nazionale.
C'è da dire che quando Trapattoni utilizzò l'acqua santa, donatagli con ogni probabilità da suor Romilde (ovvero sua sorella), in occasione dei Mondiali del 2002 in Corea e Giappone le cose non andarono bene per l'Italia che fu eliminata proprio dai padroni di casa della Corea del Sud. Certo è che le colpe più grandi per quell'eliminazione sono da additare a Byron Moreno, un arbitro quantomeno discutibile. In quel caso però la selezione guidata da Trapattoni non si espresse ad alti livelli e non diede mai l'impressione di poter fare molta strada in quella competizione. Quindi, se da una parte i paragoni con Trapattoni faranno piacere a Conte, dall'altra sia lui che i tifosi della Juventus sperano che stavolta l'acqua santa possa portare ai risultati sperati.