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Antonio Conte: “Alcuni giornalisti incitano all’odio. Sono da cacciare a calci nel culo”

Alla vigilia della partita con i capitolini, Conte ne ha per tutti e tocca tutti i tempi sul tavolo: dai giornalisti che interpretano male il loro lavoro “da cacciare a calci nel culo” fino alla concorrenza nella corsa scudetto (“il Napoli è una squadra molto forte e la Juve anche di più”). Mercoledì sera la sfida con la Lazio: “Hanno un bravissimo allenatore, forse sottovalutato. Sanchez? Giocherà quando sarà pronto…”.
A cura di Maurizio De Santis
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Antonio Conte darebbe ‘un calcio in culo' (dice testualmente in conferenza stampa) ai giornalisti che – a suo dire – incitano alla violenza raccontando del suo passato juventino e del presunto astio che parte della tifoseria bianconera coverebbe per il trasferimento all'Inter. Sa che la Lazio è un avversario temibile, perché l'euforia del derby vinto può essere deleteria ("va resettato tutto nel più breve tempo possibile"); che il Napoli di Carlo Ancelotti lo è molto di più; che i bianconeri hanno una rosa dalla qualità elevata; che la strada è lunga e dopo cinque giornate di campionato è presto, troppo presto per indirizzare tutta una stagione.

Alla vigilia della partita con i capitolini, Conte ne ha per tutti e tocca tutti i tempi sul tavolo. Comincia dalla questione razzismo – censurata duramente dal presidente della Fifa, Infantino, per quanto accaduto a Bergamo – e attacca a testa bassa. Se la prende coi giornalisti, quelli che hanno zero senso di responsabilità.

Leggo articoli di qualcuno dove si parla della futura partita tra Inter e Juventus, si dice che verrò ricoperto dagli insulti dei tifosi juventini. Chi scrive e chi parla dovrebbe avere più senso di coscienza. Adesso c'è penna libera, chi incita alla violenza e a sentimenti di odio e rancore continua a scrivere… se fossi il direttore, io li manderei via a calci in culo. Li caccerei tutti.

Quali sono le insidie della sfida contro la Lazio? Lasciarsi distrarre dallo scontro diretto con la Juventus del 6 ottobre e dalla Champions che pone i nerazzurri al cospetto del Barcellona.

Noi dobbiamo pensare partita dopo partita. La partita conto la Lazio è un test importante, una verifica e se entriamo in campo con la testa ancora al derby e agli elogi significa che non abbiamo capito nulla. Siamo solo alla quinta giornata e loro hanno un bravissimo allenatore, forse sottovalutato, che lavora con una squadra dotata di ottima qualità.

Presto per parlare di scudetto ("il Napoli è una squadra molto forte e la Juve anche di più") meglio concentrarsi sulle cose da fare e su una rosa ancora in cantiere. A buon punto, con una buona identità ma da perfezionare.

Stiamo cercando di allargare la base dei titolari – ha aggiunto Conte -, perché tra campionato e Champions c'è grande spreco di energie. Per questo dobbiamo allargare la base dei titolari. Devo fare gli interessi dell'Inter e non devo accontentare nessuno. Sanchez? Giocherà quando sarà pronto…

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