Ansaldi: “L’eliminazione dell’Italia è un bene per l’Argentina”
Cristian Ansaldi è uno dei calciatori più importanti del Torino di questa stagione e grazie alle sue prestazioni si è ripreso la maglia della nazionale argentina per le due amichevoli contro la Russia e la Nigeria dopo tre anni.
L'ex terzino di Genoa e Inter che non è sceso in campo insieme ai suoi compagni nere due amichevoli e addirittura non è stato convocato neppure in panchina, non potendo quindi neppure subentrare a partita in corso però è contento di essere parte della Seleccìon.

Ansaldi: È stato bellissimo giocare per l'Argentina
Ai microfoni di Torino Channel ha parlato il terzino granata che ha commentato così la convocazione con l’Argentina e questo vuol dire che sta facendo bene con il Toro:
È stato bellissimo, per la fiducia: quando uno gioca con tanti giocatori così importanti prendi fiducia. Dobbiamo continuare così anche qui al Toro, lavorando con voglia di vincere, perché è normale che qui in Italia dall’Argentina ci guardano con interesse.
Ansaldi: L'eliminazione dell'Italia è un bene per l’Argentina
Cristian Ansaldi vuole conquistare un posto per andare in Russia il prossimo giugno ed è convinto che la mancanza dell'Italia al Mondiale può essere solo un bene per l'Argentina:
Esclusione dell’Italia dal Mondiale? L’Argentina pensa solo all’Argentina, è sicuramente buono per noi che tante squadre importanti come l’Italia non sono al Mondiale: l’ultima volta abbiamo perso la finale, dobbiamo continuare a lavorare per vincere quella Coppa così importante per noi.
Ansaldi e il Toro: Sono qui per dare il meglio
Infine il terzino argentino parla della sua esperienza al Torino e guarda alla gara con il Chievo Verona di domenica:
Qui a Torino le motivazioni sono a mille: lo dico dall’inizio, sono venuto qui per dare il meglio, per aiutare la squadra ad ottenere l’obiettivo che è il sesto/settimo posto. Ogni partita è importante, il calcio italiano è il più difficile di tutti: puoi perdere contro l’ultima e vincere contro la prima. Succede, dobbiamo essere preparati a tutto e guai a sottovalutare il Chievo: adesso pensiamo solo a domenica e a vincere questa partita, dopo penseremo al Milan.