Andrè Silva: “Ho avuto poco spazio, ma non sono pentito di aver scelto il Milan”
Quando ha deciso di prendere la maglia numero nove, evidentemente nessuno si è preso la briga di ricordargli la famosa maledizione che ha colpito tutti i giocatori, dopo il ritiro di Inzaghi, che hanno scelto di vestire quella maglia. Andrè Silva, però, non pare essere il tipo che si abbatte facilmente. Anzi, durante un botta e risposta con i tifosi attraverso i canali social del Milan, il giovane centravanti rossonero ha dimostrato di non aver nessuna paura della pesante eredità di Super Pippo.
"Mi manca il gol in campionato, è vero – ha esordito l'ex Porto – Ma sono convinto che arriverà, nonostante non abbia avuto finora molte opportunità. Questa è un'esperienza nuova per la mia carriera e la mia vita e anche le difficoltà sono importanti per crescere. Non sono pentito né triste di essermi trasferito al Milan. Quando il mio agente mi ha detto dell'offerta rossonera, mi sono sentito felice e ho accettato subito".
L'emozione di San Siro
Atteso dalla festa per il suo ventiduesimo compleanno, che verrà festeggiato dopo la trasferta di Reggio Emilia, Andrè Silva ha poi commentato il momento negativo della sua squadra: "Il club sta passando un momento di transizione – ha continuato il nazionale lusitano – ma io sto facendo il mio lavoro e sono uscito dalla mia zona di comfort che era il Porto. Adesso è importante pensare al Sassuolo, poi penseremo al Napoli. Con quale giocatore mi trovo meglio in attacco? Da solo o con un compagno è uguale, l'importante è giocare".
Dopo aver parlato dell'esperienza di scendere in campo a San Siro ("E' un'emozione particolare anche quando sono in panchina. Contro Inter e Juventus l'atmosfera è stata unica"), Andrè Silva ha rivelato quelli che sono stati i giocatori da cui ha preso spunto nella sua carriera: "Inzaghi, Shevchenko, Rui Costa e ovviamente Cristiano Ronaldo. Ma mi piace essere originale. Io sono André Silva e ho le mie caratteristiche".