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Anderlecht, tifosi lanciano petardi al portiere avversario ma Kompany reagisce da capitano

Vincent Kompany, capitano dell’Anderlecht, si è reso protagonista di un momento di fair-play nella gara tra la sua squadra il Club Brugge: l’ex simbolo del Manchester City ha preso le difese del portiere avversario che era stato bersaglio di fumogeni e petardi. Il difensore belga ha urlato contro la propria curva, ha preso a braccetto Mignolet e lo ha riportato nuovamente davanti a loro garantendogli la sua protezione. Un gesto da vero leader.
A cura di Vito Lamorte
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I muscoli del capitano. Vincent Kompany ieri ha fatto un gesto da vero capitano e le immagini  hanno fatto il giro del mondo. Il capitano dell'Anderlecht, ex calciatore del Manchester City, si è reso protagonista di un momento di fair-play nella gara tra la sua squadra il Club Brugge, terminata 2-1 in rimonta per gli ospiti. Verso la fine della gara, mentre il portiere ex Liverpool Simon Mignolet sta per effettuare un calcio di rinvio vengono lanciati fumogeni e petardi, uno dei quali scoppia a pochi metri da lui, lasciandolo visibilmente spaventato.

Questa situazione non ha lasciato indifferente Kompany, che è partito dalla sua metà campo e si è recato sotto la curva dei suoi tifosi per chiedergli di smetterla subito e di rispettare il portiere avversario e, indicando lo stemma sulla sua maglia, la storia del loro club. Un gesto da vero e proprio leader, che ha capito subito quanto fosse urgente il suo intervento: il difensore ex Manchester City ha urlato contro la propria curva e ha invitato i suoi sostenitori di fermare il lancio di oggetti e di continuare a supportare la squadra portando rispetto per agli avversari.

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Dopo pochi secondi Kompany ha preso a braccetto Mignolet e lo ha riportato nuovamente davanti a loro, garantendogli la sua protezione. Un comportamento esemplare, che è stato sottolineato in Belgio e subito dopo ha avuto una cassa di risonanza mondiale attraverso i social network. Vincent Kompany non ha avuto un inizio di stagione facile, con il suo incarico di allenatore-giocatore finito male, ma la personalità e la professionalità sono doti che esulano dai risultati sportivi e lui lo ha dimostrato ancora una volta. La sua carriera da giocatore sta per finire, ma sarà sempre un leader dentro e fuori dal campo.

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