Ancora lui, Matteo Mancosu. Il bomber venuto dal Montreal che ha riportato in B l’Entella
Un gol che ha racchiuso in sé le speranze, i sogni e le ambizioni di una squadra, un club, una città, che dopo l’amara delusione dello scorso, dopo tante peripezie che hanno caratterizzato l’inizio del campionato, s’è ripresa ciò che era suo. Matteo Mancosu ha permesso che tutto ciò accadesse con quella rete alla Carrarese, allo scadere che, complice la sconfitta del Piacenza (fino a quel momento primo in classifica a +2 sui liguri) ha permesso alla Virtus Entella di tornare in B dopo un solo anno.
La gioia esplosa a Chiavari dopo la retrocessione della scorsa stagione e le mille polemiche sul ripescaggio non avvenuto, è stata indescrivibile e la firma è arrivata proprio ad opera di quell’attaccante venuto dal Montreal corteggiato da società di B e di C l’estate scorsa. Una carriera, quella di Mancosu, fatta di alti e bassi, ma sostanzialmente di gol che hanno sempre confermato l’ambizione di essere decisivo in qualsiasi momento. La sua storia, la sua carriera, in questo focus a lui dedicato all’indomani della promozione in Serie B con la sua Virtus Entella.
Ma chi è davvero Matteo Mancosu?
La storia Mancosu è quasi simile a tutti coloro i quali sognano un giorno di sfondare nel mondo del calcio. Nato a Cagliari il 22 dicembre del 1984, 34 anni, e un percorso fatto di sacrifici, cadute, risalite e tante soddisfazioni personali.
La storia di un ragazzo cresciuto in una famiglia di calciatori: il padre, a livello minore, il fratello Marco con un passato nel Cagliari e al Benevento e oggi in procinto di tornare in Serie A a suon di gol con il Lecce e l’altro fratello Marcello. Lui, Matteo, che non aveva superato i provini per entrare nel Cagliari, ma che da quella esperienza ha colto gli insegnamenti maggiori.
Ho soffiato il posto da titolare a Drogba
L’idolo Van Basten e l’ambizione di diventare come Pippo Inzaghi, a 32 anni hanno spinto Matteo Mancosu a farsi conoscere anche nella Mls nei playoff 2016 col Montreal Impact (fino alla finale dell’East Conference). Ha soffiato il posto a Drogba e subito in 5 gare ha segnato 4 gol e servito 2 assist.
La sua scalata, è iniziata dalla D e culminata col titolo di bomber della B a Trapani nel ’13-14 (26 gol). Poi una fugace apparizione in A con Bologna e Carpi.
I dettagli di una carriera di tutto rispetto
Mancosu a Trapani ha scritto le pagine più belle della sua carriera, è innegabile. In Sicilia dalla stagione 2012/2013, Mancosu ha prima realizzato 15 gol nell’anno del salto dalla Serie C alla B, poi 26 gol e il titolo di capocannoniere alla sua seconda stagione siciliana, la prima in Serie B, prima di ripetersi l’anno successivo con 10 reti in 19 gare.
Poi un periodo di buio, quando ha provato il grande salto firmando il passaggio al Bologna poi dove è riuscito però a mettere a segno solo 1 gol in Serie A contro la Lazio. E così ecco l’approdo al Carpi che però durò pochi mesi, il tempo di realizzare 1 gol in campionato e 1 in Coppa Italia prima dell’avventura in Canada che l’ha fatto conoscere in tutto il mondo mettendo a segno 17 gol in 69 gare più 8 assist.
L’estate tribolata da svincolato e il passaggio all’Entella
Numeri, gol e prestazioni che però poi sono finite nel dimenticatoio con la non conferma al Montreal e lo svincolo. Un’estate, quella passata, trascorsa tra mille progetti ascoltati, club pronti a offrirgli contratti dalla C alla B e con ambizioni di promozione in A. Insomma, Mancosu sapeva che non sarebbe comunque rimasto senza squadra.
Ma quale cammino scegliere per la sua rinascita in Italia? In un primo momento si era praticamente chiusa la trattativa che l’avrebbe portato alla Juventus U23. Un’idea che ha stuzzicato non poco l’attaccante, curioso di giocare in una squadra del tutto innovativa per il calcio italiano che gli avrebbe anche dato la possibilità di allenarsi con la prima squadra e quindi con Cristiano Ronaldo.
Ma forse non sarebbe stato protagonista e allora ecco palesarsi davanti a sé il progetto Entella che a gennaio, dopo un campionato di C iniziato praticamente a novembre per via dei tanti ricorsi per un ripescaggio in B mai avvenuto, ha puntato tutto su un bomber d’esperienza come lui: mai scelta fu più azzeccata.
Il gol alla Carrarese che è valso la B porta la sua firma
Nell’ultima giornata del campionato di Serie C, tutti i pronostici erano a favore del Piacenza, al primo posto in classifica a +2 punti sull’Entella ma che andava a scontrarsi al Franchi, contro il Siena, in un match che i toscani mai e poi mai avrebbero lasciato vincere agli ospiti. E allora ecco servito il 2-0 dei bianconeri che in concomitanza con la sfida di Chiavari tra Entella e Carrarese ha acceso le speranze dei padroni di casa che non sono riusciti a trovare la rete che avrebbe sbloccato lo 0-0 inchiodato fino al 90’.
E allora ecco che proprio quando meno te l’aspetti, l’uomo acquistato proprio per riportare l’Entella in Serie B, servito per vie verticali, corre nello spazio eludendo il fuorigioco, alle spalle della difesa, scarta il portiere della Carrarese e a tu per tu con la porta non sbaglia mettendo in rete la palla dell’1-0 che vale la promozione in serie cadetta. Una rete che sa di presagio per un calciatore che non ha mai mollato e che ha fatto delle delusioni in carriera la sua arma migliore per prendere coraggio e rialzarsi ogni volta come un gladiatore.