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Anche Mancini innamorato di Messi: “E’ ai livelli di Maradona”

Il ct azzurro dopo il 3-0 del Barcellona al Liverpool con show della Pulce, non ha dubbi nel definire Messi il più grande di sempre: “E’ di un altro livello, lo stesso di Maradona anche se i tempi sono differenti”. Poi, il punto sull’Italia: “Abbiamo deciso di puntare sui giovani. Il progetto c’è, era il momento più duro degli ultimi 50 anni”
A cura di Alessio Pediglieri
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Un Messi così da tempo non si vedeva: funzionale, decisivo, altruista e soprattutto determinante. Il Liverpool, finalista della passata edizione ha dovuto inchinarsi al Camp Nou all'estro della Pulce in grado da solo di sistemare la partita valida come semifinale d'andata. Col 3-0, adesso il Barcellona vede la trasferta inglese con meno ansie e con un Messi così le difficoltà restano solamene sulla carta. Ad essere impressionato dell'ennesima partita da campione dell'asso argentino è stato anche il ct della Nazionale, Roberto Mancini.

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Messi come Diego Armando

Al di là dei due gol, le giocate di Messi sono ‘totali', da gran campione a tal punto che Mancini – che di fantasia se ne è sempre interessato – ha strappato il paragone più importante: Messi come Maradona: "Rispetto a una volta oggi i difensori sono più ‘teneri'. Tempo fa i marcatori erano molto arcigni, picchiavano e nessuno vedeva e potevano farne di ogni. Oggi è leggermente più semplice per un attaccante essere tutelato. Detto questo, Messi è di un altro livello. Diciamolo pure: al livello di Maradona"

Da Zaniolo a Kean, tutto sui giovani

Il discorso non fa un piega, a ‘Tutti Convocati' su Radio24, Mancini chiarisce subito il concetto per poi soffermarsi sui temi a lui più cari, la Nazionale e il progetto in atto: "Sono arrivato nel momento più delicato degli ultimi 50 anni e abbiamo deciso per una scelta: rifondare e provare a crescere giovani importanti". Mancini ne ha per tutti: "Zaniolo? Più come mezz'ala, può crescere. Insigne? Deve stare sereno, le qualità le ha. Kean? A volte fa delle cose che non deve fare, poi fa gol, la porta la vede".

L'eterno incompiuto: Balotelli

E poi, il solito Balotelli, l'eterno incompiuto sul quale Mancini non getta mai la spugna: "Deve fare fatica, deve lavorare e cercare di non prendere ammonizioni perché ne prende troppe. Quando sarà completo da questo punto di vista, cambierà qualcosa: avrà la sua opportunità , ha l’età giusta e speriamo che anche la sua maturazione continui a migliorare

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