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Anche la Juventus ha il suo Ibrahimovic: Alex Del Piero

Contro l’Inter, come contro il Milan in Coppa Italia, Del Piero firma la propria presenza con un gol importantissimo che rilancia le ambizioni bianconere. Malgrado a ottobre Andrea Agnelli avesse annunciato la sua ultima stagione in bianconero e l’utilizzo ‘minimalista’ di Antonio Conte, il ‘capitano’ si è ripreso la Juventus.
A cura di Alessio Pediglieri
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Del Piero si riprende la Juve

In 7 giorni, Alessandro Del Piero si è ripreso la Juventus. Dopo un ‘purgatorio' infinito con la gestione di Antonio Conte che ha precluso le porte al Pinturicchio della titolarità in prima squadra, in pratica, da inizio stagione, il ‘capitano' è riuscito a gestire la più difficile annata della sua pluriventennale carriera in bianconero, nel migliore dei modi: mai una polemica, tanta professionalità e gol – sempre – pesanti.

L'ultima stagione in bianconero – Per Alex, dallo scorso 18 ottobre 2011, ogni partita è l'ultima con la maglia bianconera sulle spalle. Andrea Agnelli in quella data, all'apertura dell'assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio sull'esercizio 2010-2011, fu limpido nell'accomodare anzitempo alla porta Alessandro Del Piero, al suo ultimo anno da juventino:

"Questa stagione è l'ultima in bianconero per Alessandro Del Piero. L'unico legame tra le varie case della Juve è proprio il nostro capitano che ha voluto rimanere con noi ancora un anno, il suo ultimo a Torino".

Parole che avevano scatenato un  vespaio attorno ad una decisione che sembrava unilaterale e, quantomeno, affrettata, a poche settimane dall'inizio di un anno che avrebbe dovuto vedere rilanciarsi in modo definitivo la Juve di Antonio Conte, avvallando una sorta di carta bianca nei confronti del tecnico della Juventus. L'ex compagno del Pinturicchio, oggi tecnico della Juve, ha potuto così gestire la situazione senza che vi fosse alcuna ingerenza dirigenziale in merito.
Tutto era stato già detto dal presidente Agnelli e così, si è assistito ad una stagione con una Juve protagonista ma senza il "Protagonista" bianconero per antonomasia, Alessandro Del Piero, bandiera e simbolo della società e della tifoseria da oltre 20 anni. Fino a questi ultimi giorni, quando – vuoi per una necessità evidente di sovvertire un trend negativo di un attacco inconcludente, vuoi per onorare Del Piero nelle sfide che più contano – il numero 10 bianconero è tornato ad essere autore di prestazioni di altissimo livello pur dovendo sempre ritagliarsi un ruolo da ‘comparsa' senza giocare mai 90 minuti consecutivi.

Del Piero si riprende la Juve

Il riscatto del Pinturicchio – La ‘svolta' è arrivata nella semifinale di ritorno con il Milan e nella gara di campionato contro l'Inter. Due sfide che per Del Piero erano le ultime con indosso i colori prestigiosi della sua Juve e le due milanesi da avversarie. Contro il Milan, un suo gol ha permesso, a conti fatti, di condurre la Juve in una finalissima importante di Coppa Italia per potersi giocare un titolo dopo anni di astinenza e sofferenze, ridando lustro ad una stagione che ha visto – e vede ancora – gli uomini di Conte unica alternativa al Milan di Ibrahimovic.
Contro l'Inter, in campionato, ha permesso di chiudere la sfida con gli acerrimi rivali nerazzurri, in una ‘Juventus Arena' stracolma di tifosi che ricordavano sugli spalti i due scudetti della discordia (2005 revocato e 206 assegnato all'Inter) e che hanno identificato nella rete del capitano per il 2-0 finale sull'Inter, il riscatto definitivo delle onte subite nei recenti anni passati tra serie B e sentenze dei tribunali. E proprio grazie alla sua rete, Del Piero ha rilanciato le ambizioni juventine nella sfida-scudetto con il Milan.

“ Non c’è niente da aggiungere, se non che il mio futuro per oggi è Napoli, domenica sera. Sarò scontato, però è così. ”
Alex Del Piero
Presenze col contagocce – Che Alex Del Piero sia un predestinato del pallone non è però cosa nuova. Anzi. Ha lasciato perplessi più il silenzio e l'omertà sul suo mancato utilizzo da parte di Conte, piuttosto che il suo essere decisivo una volta in campo. Il tecnico della Juventus avrebbe potuto usufruire – o sfruttare – il Pinturicchio molto prima, mentre crollavano le certezze sulla vena realizzativa di Alessandro Matri, in attesa di capire a che punto fosse il recupero di Quagliarella, o nell'attesa di capire perchè Vucinic fosse la brutta controfigura di quello in giallorosso o di spiegare l'acquisto invernale di un insoddisfacente Borriello.
La Juventus, oggi, avrebbe sicuramente meno punti di distacco dal Milan capolista, lo dicono i ‘numeri' di Del Piero, uno che da sempre ha dimostrato di essere decisivo nelle partite che contano.
Le ‘colpe' di Conte si racchiudono in quei "698" minuti messi a disposizione fino ad oggi per Del Piero, dipanati in 19 apparizioni (15 in campionato, 4 in Coppa Italia). In Serie A è subentrato in 12 occasioni dove contiamo anche le sue presenze a ridosso del 90′, come in Napoli-Juventus (3-3) e in Juventus-Genoa (2-2), dove la Juventus avrebbe avuto di certo bisogno di un supporto in più. Così come in Udinese-Juventus (0-0) dove ha giocato i 10 minuti finali, in Catania-Juventus (1-1), solo 17 minuti, Juventus-Chievo (0-0) 13 minuti, oppure Genoa-Juventus (0-0), 15 minuti. Tutti punti persi per strada e che lasciano più di un dubbio sulla gestione di Del Piero con il Milan sì distante ma a sole 4 lunghezze.

Del Piero si riprende la Juve

Una carriera di gol decisivi – Con la maglia della Juventus non si possono dimenticare i suoi principali gol e giocate decisive che hanno permesso di insignirlo di trofei e record personali con la maglia della Juve. Elencarli tutti sarebbe troppo ma è comunque utile ricordare alcuni momenti essenziali.
Nel 1996, vinse la sua prima Supercoppa Italiana, confezionando l'assist per il gol-partita di Vialli nella finale contro il Parma e fu decisivo nella vittoria della Coppa Intercontinentale il 26 novembre 1996, contro i campioni sudamericani del River Plate, in cui segnò la rete decisiva. Nella stagione 96-97 contro il Paris Saint-Germain mise a segno una doppietta e due assist per la vittoria nella Supercoppa europea; nel '97-98 in Serie A il 24 aprile segnò contro i rivali dell'Inter il gol decisivo che valse lo scudetto mentre in Champions (persa in finale contro il Real, 1-0) segnò 5 gol nella fase a gironi ed altri 5 in quella a eliminazione diretta spianando la strada alla sua squadra verso la sesta finale della sua storia, diventando miglior marcatore della competizione.

Nella stagione 1999-2000 sono stati tutti suoi gli assist nella vittoria in finale della Juventus per un complessivo 4-2 tra andata e ritorno contro il Rennes che regalò per la prima volta ai torinesi la Coppa Intertoto mentre in Serie A collezionò oltre 20 assist (miglior assist-man del campionato).
Nel 2001-2002, nell'ultima giornata di campionato, il famoso 5 maggio 2002, grazie al passo falso dell'Inter che perse 4-2 con la Lazio ed alla vittoria della Juventus contro l'Udinese per 2-0, Del Piero segnò e fece segnare un gol, vincendo il suo quarto scudetto, primo da capitano. Nel 2002-2003 realizzò due gol decidendo la finale di Supercoppa di lega e finì la stagione come capocannoniere della Juventus in Serie A e Champions League.

Nel 2005-2006, il 12 febbraio, da sostituto di Zlatan Ibrahimovic segnò su punizione il gol-vittoria nel Derby d'Italia consolidando la marcia della Juventus verso la conquista del titolo, poi dato d'ufficio all'Inter. Nella stagione 2006-2007, in Serie B chiuse il campionato con una doppietta all'Arezzo nella vittoria 1-5, con cui la Juventus ottenne con tre giornate di anticipo la matematica certezza del ritorno in Serie A. Alla fine del campionato i suoi gol in totale furono 20 e gli consentirono di vincere il titolo di capocannoniere del campionato.
Con il ritorno in Serie A, nel 2007-2008, nell'ultima partita di campionato, che vedeva la Juventus confrontarsi con la Sampdoria a Marassi, segnò una doppietta che gli consentì di terminare la sua stagione con 21 gol all'attivo che gli propiziarono il titolo di capocannoniere della Serie A. Nella Champions 2008-2009 nella gara di ritorno al Santiago Bernabéu, realizzò entrambe le reti della vittoria della Juventus sul Real, diventando il primo giocatore di una squadra italiana a segnare una doppietta in quello stadio e al momento dell'uscita dal campo in 90 mila gli tributano una standing ovation.

Nel 2009-2010 ritornò ad essere decisivo agli ottavi di Coppa Italia col Napoli il 13 gennaio 2010, segnando una doppietta che garantì il passaggio del turno. Nella stagione attuale, è andato a segno in modo decisivo nella semifinale di ritorno a Torino contro il Milan firmando il gol dell'1-0 (finale 2-2), con la Juventus e il suo capitano che tornano così a giocarsi una finale di Coppa 8 anni.

“ Addio concordato? Concordato non è la parola giusta. Io quello che dovevo fare l’anno scorso l’ho fatto ”
Alex Del Piero
L'ultimo sassolino – Fino al gol all'Inter. Grazie a quella rete, Del Piero ha raggiunto Roberto Baggio a quota 318 gol realizzati da professionista. I due numeri 10 sono al terzo posto nella speciale classifica degli attaccanti italiani più prolifici di sempre, dietro a Silvio Piola (364 gol) e Giuseppe Meazza (338 gol).
Obiettivo raggiungibile per chi, a 37 anni, si sente ancora ricco di motivazioni e sta esprimendosi ancora su standard da campione assoluto. L'unico dubbio è se continuerà a segnare sempre e solo con la maglia della Juventus addosso, com'è accaduto fino ad oggi. Il futuro è un'ipotesi, di cui il Pinturicchio non vuole parlare.
Lo scorso 18 ottobre 2011 Andrea Agnelli annunciò il suo addio, oggi tutti chiedono alla presidenza bianconera un totale dietrofront davanti al ritorno del ‘capitano'. In attesa anche di capire se Antonio Conte abbia capito che la Juventus il suo ‘Ibrahimovic' ce l'ha. E si chiama Alex Del Piero.

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