Ancelotti svela il trucco della punizione di Milik: “Me lo ha insegnato Cristiano Ronaldo”
Il trucchetto della punizione calciata rasoterra. Nella domenica di grazia, dove il Napoli ritrova gol e vittoria, ci sta anche che la buona sorte aiuti Milik a trasformare in oro ogni pallone che tocca. Il primo su calcio piazzato, quando la rasoiata del polacco fa la barba al palo e a Sepe siglando il raddoppio per i partenopei. Quando la palla spunta da quella selva di gambe per il portiere emiliano non c'è molto da fare.
Perché l'ex Ajax ha deciso di battere in quel modo? Non è tutta farina del suo sacco… lo stesso calciatore rivelerà che a suggerirgli quell'escamotage è stato il tecnico, Carlo Ancelotti. Una furbata che l'allenatore ha appreso da uno che di punizioni se ne intende… un certo Cristiano Ronaldo.
E' vero, ho detto io a Milik di calciare la punizione in quel modo – ha ammesso Ancelotti in conferenza stampa -. La barriera mi sembrava molto vicina per lui. E' pericoloso sulle punizioni quindi è normale che gli avversari pensino di saltare, quindi gliel'ho suggerito. Adesso c'è da ridere per vedere chi calcia la prossima… E' un insegnamento di Cristiano Ronaldo, non è una mia intuizione.
Il Napoli è tornato alla vittoria consolidando la seconda posizione. Domenica sera c'è la sfida di campionato con la Juventus che in classifica gode di un vantaggio largo ma la gara contro i bianconeri non è mai una partita normale dalle parti del San Paolo…
Con quale spirito ci approcciamo a questa sfida? Per noi è un onore affrontare la squadra che ha fatto meglio di tutte… A Parma la differenza l'hanno fatta le reti segnate, le occasioni che abbiamo concretizzato rispetto ad altre occasioni. Però la prestazione è stata in linea con quelle con Fiorentina e Torino.
Juventus o Atletico Madrid, chi passa il turno? Ancelotti non cade nella trappola e consegna ai taccuini una risposta chiara, che non dà adito a sfumature interpretative.
Tutto il calcio italiano si augura che i bianconeri ce la facciano, tutto è possibile. Certo, alla luce di come sono andate le cose all'andata, la partita è complicata. Però anche non avere nulla da perdere può essere un vantaggio.