Ancelotti si racconta a Diletta Leotta: “Ecco perché ho accettato la panchina del Napoli”
Carlo Ancelotti si è raccontato ai microfoni di Diletta Leotta. Il tecnico del Napoli nel corso di un'intervista ai microfoni della giornalista, per la piattaforma streaming DAZN, ha affrontato diversi temi caldi. Un'avventura quella sulla panchina azzurra iniziata alla grande per l'esperto allenatore che è tornato sui motivi che lo hanno portato ad accettare la proposta del presidente De Laurentiis, svelando anche i retroscena del suo rapporto con i calciatori.
Ancelotti e i retroscena su Mertens e Hamsik. Complimenti per Sarri
Secondo posto in Serie A, e primo posto nel girone di Champions a pari punti con il Liverpool. Il Napoli di Ancelotti vince e convince, con il tecnico che ha instaurato un feeling positivo con la squadra, coinvolgendo nel suo progetto tutti i calciatori a disposizione.
Ecco alcuni retroscena, su come il tecnico emiliano ha lavorato su due pilastri come Mertens e Hamsik: "Con Mertens non è stato semplice perché non giocava dall’inizio, ma sono cose normali: se non se la fosse presa sarebbe stato peggio. Hamsik? Sapevo che aveva avuto quest’offerta per andare via, allora gli ho spiegato che per me era un giocatore importante e che mi avrebbe fatto piacere se fosse rimasto. Gli ho anticipato che avrei volute cambiargli ruolo: forse è proprio questo che lo ha convinto a rimanere perché voleva provare qualcosa di nuovo".
Novità che Ancelotti ha saputo "impiantare" sulle ottime basi create da Sarri: "Il terreno non era solo ben arato, c’era già un’erba rigogliosa: il lavoro che ha fatto Sarri è stato di fondamentale importanza".
Perché Carlo Ancelotti ha scelto la proposta del Napoli
Le proposte non mancavano certo a Carlo Ancelotti che alla fine ha deciso di accettare il Napoli. In questo modo Carletto è riuscito a tornare in Serie A dopo 9 anni di assenza, una situazione fortemente voluta: "La possibilità di tornare a parlare italiano è una delle cose che più mi ha convinto ad accettare la proposta del Napoli. Dal punto di vista tecnico, parlare in inglese non crea nessun problema, ma dal punto di vista emotivo e psicologico parlare la propria lingua è tutta un’altra cosa. Al Napoli internazionale di oggi, la lingua ufficiale che si parla è l’italiano".
I rapporti tra Ancelotti e De Laurentiis
Ancelotti è stato stregato anche da De Laurentiis. Con il presidente del Napoli si è instaurato un rapporto che va aldilà del calcio: "Io e il presidente ci sentivamo ogni tanto da anni ci eravamo già sentiti quando tentai di portare Cavani al Psg senza successo, quest’estate abbiamo fatto anche le vacanze insieme. Lui è un presidente che è diventato appassionato col tempo: adesso segue tutto, si informa su tutto, ma sa delegare. E’ una persona molto schietta, molto sincera, molto divertente".