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Ancelotti, parla la figlia Katia: “Tra mio padre e Napoli c’è stato un colpo di fulmine”

Intervistata da Radio Kiss Kiss, la figlia del tecnico napoletano ha parlato del rapporto speciale tra il padre e la società campana: “”Se non mancheranno pilastri come rispetto e volontà da entrambe le parti, credo che ci sarà un rapporto molto duraturo. Lui e De Laurentiis amano la vita e amano vincere”.
A cura di Alberto Pucci
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Carlo Ancelotti è ormai di casa a Napoli. Sbarcato nel capoluogo campano nella scorsa estate, il tecnico emiliano si è infatti ambientato velocemente e ha imparato in fretta a farsi coccolare dalla passione del tifo partenopeo. "Credo che tra mio padre e Napoli ci sia stato un colpo di fulmine, come quando ti innamori – ha spiegato la figlia Katia, in un'intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss – Spero che duri per sempre, anche se a volte non basta l'amore".

Il tempo necessario per vincere

"Se non mancheranno pilastri come rispetto e volontà da entrambe le parti, credo che ci sarà un rapporto molto duraturo. Lui e De Laurentiis amano la vita e amano vincere. I presupposti per rimanere a lungo ci sono tutti". Parole che hanno ovviamente fatto piacere alla società campana e alla tifoseria che spera di tornare ad esultare con Carletto: "Quando sei abituato a vincere, vuoi vincere. La Juve è stata strepitosa in campionato, ma noi siamo secondi e dobbiamo mantenere questa posizione. Credo che il Napoli abbia bisogno di un po' di tempo, soprattutto dopo il cambio da Sarri a mio padre, si è passati da una realtà ad un'altra, diverse tra loro".

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La sfida di Ancelotti

"Per mio padre è una sfida diversa. Napoli è una bellissima piazza, con un entusiasmo unico in Italia e paragonabile a poche al mondo, e si tratta di una squadra che non vince da anni oggettivamente. Una squadra che è arrivata sempre ad un passo dalla vittoria e non ce l'ha fatta. Vincere non è semplice. Anche papà dice che è stato spesso fortunato. Ma penso che lui avesse bisogno di questo adesso – ha concluso Katia Ancelotti – Ricordo che alla prima gara col Milan, dopo la vittoria si emozionò, lo vidi con le lacrime agli occhi. Era rimasto colpito dalla sua squadra e dall'atmosfera del San Paolo".

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