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Ancelotti, Lippi, Benitez, Ranieri: tutti tecnici vincenti ma senza una panchina. Perchè?

Sono una squadra di calcio con tanto di riserve i tecnici senza una squadra. E tra loro spiccano i nomi di assoluti fuoriclasse come Ancelotti e Lippi tra i più vincenti in Italia e nel mondo, a discapito di giovani spesso troppo inesperti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non sempre essere tra i migliori paga. Nella vita e nel calcio, questa legge trova conferma ogni volta che si ha a che fare con giocatori e tecnici. A proposito di allenatori, anche davanti alle prime due esclusioni da parte dei presidenti verso le rispettive panchine ancor prima del fischio d'inizio, c'è un dato che conferma un trend che da alcuni anni a questa parte ha preso piede in Italia: l'allenatore mordi e fuggi, possibilmente giovane e con idee innovative. Contratti di uno o due anni, obiettivi raggiunti e cambio tecnico in panchina con un nuovo progetto tecnico che prevede nuove rose, tagli importanti e altrettanti acquisti. Ma soprattutto aumenta la già lunga lista di allenatori senza una squadra. A volte ricchi milionari in pensione anticipata grazie a rescissioni di contratti unilaterali da parte delle società, altre volte senza alcuna buonuscita o contratti e pronti a firmare senza alcun vincolo.

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I TOP MISTER SENZA UN CONTRATTO – Dall'ultima stagione 2010-2011 sono ben 14 i tecnici che avevano un contratto e oggi sono in vacanza in attesa di una telefonata sul cellulare da parte di qualche presidente pronto a cambiare in corsa. Così come è già capitato a Cagliari e Palermo, con i tagli di Donadoni e Pioli da parte dei vulcanici e imprevedibili Cellino  Zamparini. I nomi degli allenatori ‘appiedati‘ sono a volte anche di prim'ordine. Iniziamo dai tecnici dal palmares altisonante. Rafa Benitez, allenatore campione del mondo per club in carica, scaricato dall'Inter a dicembre, non ha avuto da allora molta fortuna. Certo, è uno di quei tecnici che puo' godere di un contratto in essere da nababbi ma dall'ultima esperienza in nerazzurro non è più riuscito a trovare posto in panchina su altri club. La sua speranza sarebbe il ritorno in Premier con un rientro trionfante a Liverpool ma davanti alla situazione precaria del francese Wenger con l'Arsenal, la sponda londinese potrebbe essere il prossimo approdo per il tecnico spagnolo. La stessa che potrebbe raggiungere Carlo Ancelotti che Abramovic non ha più voluto al Chelsea. Per ‘Sir Carletto‘ Londra resterebbe la città adottiva, cambiando solamente colori e società. Per lui, anche il sogno della Nazionale italiana al momento però saldamente in mano a Cesare Prandelli. Per uno dei ‘big' assoluti del calcio italiano e internazionale ci sarebbe anche il PSG miliardario di Leonardo che potrebbe liberare il posto a gennaio.

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GLI ALTRI TECNICI CHE NESSUNO SEMBRA VOLERE – Dietro a questi ‘big‘ ecco spuntare il nome del sempreverde Marcello Lippi. Il CT campione del Mondo 2006, dopo la deludente spedizione in SudAfrica nel 2010 con la nazionale azzurra ha appeso il taccuino e la lavagnetta da allenatore in attesa di capire cosa vorrà fare da grande. L'anno sabbatico che aveva deciso di prendersi è finito, proposte serie non sembrano essere arrivate e anche il progetto bianconero che lo rivoleva a livello dirigenziale non è andato a buon fine. Certo, Lippi non accetterebbe alcun compromesso club di ‘seconda‘ fascia e anche un eventuale posto da Ct per qualche nazionale, lo vorrebbe alla guida di una big, come Fabio Capello con l'Inghilterra per intenderci. Stesso discorso per altri due top-mister del nostro movimento allenatori, Delio Rossi e Claudio Ranieri. Anche loro con un contratto nell'ultima stagione, entrambi senza approdo in questo inizio anno sportivo. Per Rossi si prospetta un ritorno a Palermo (sarebbe l'ennesimo): la tifoseria farebbe carte false per averlo, i giocatori non piangerebbero con troppe lacrime Denis Mangia, ma il tecnico ha già detto ‘no' a Zamparini. Però se il patron – come spesso ha minacciato – dovesse lasciare la presidenza, allora la pista tornerebbe caldissima. Per Ranieri, invece, tutto sembra più raffreddato: dopo l'addio alla Roma (per la quale rinunciò anche a dei soldi importanti), in Italia non sembrano esserci grandi estimatori mentre potrebbe tornare di grido la pista estera visto che lontano dall'Italia a Valencia e a Londra sponda Chelsea ha conquistato le soddisfazioni migliori.

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ALTRI TECNICI, NESSUN CONTRATTO – In terza fascia possiamo inserire Roberto Donadoni, esonerato in estate e vittima sacrificale di Cellino ma che essendo stato esonerato ancor prima del ‘via‘, è a tutti gli effetti a disposizione per chi vorrà utilizzarne l'esperienza e le indubbie capacità tecniche. Per lui si potrebbero aprire le porte di qualche società in difficoltà già a gennaio come per Gigi Delneri che – dopo la fallimentare esperienza con la Juventus – è in attesa di un nuovo Chievo per poter rinascere. In questo senso, la piazza del neopromosso Novara potrebbe essere ideale anche se la società di De Salvo non sembra avere intenzioni di rivoluzioni in panchina. Subito dietro a loro c'è anche Davide Ballardini che era legato al Genoa fino al 2012: quando è stato ufficializzato l’arrivo di Malesani in rossoblù ha risolto il contratto e può dunque allenare subito anche se non ha avuto offerte ufficiali. Anche Mario Beretta è a piedi dopo aver allenato il retrocesso Brescia. Beretta ha estimatori anche all’estero, ma l’esperien­za al Paok Salonicco (esonero dopo un mese dall’ingaggio, senza debutto uffi­ciale) è da dimenticare.

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Infine, ecco gli altri nomi a disposizione. Gigi De Canio ha lasciato il Lecce per divergenze con i nuovi progetti societari, rinunciando a tre anni di contratto. Formalmente è ancora sotto contratto con il Palermo ma l’esonero di Stefano Pioli arrivato prima del debutto in campionato gli consentirà (rescisso l’accordo che lo lega ai rosanero fino al 2013) di approdare su un’altra panchina. Pasquale Marino cerca un’occasione per ripartire dopo Udinese e Parma, come anche Bortolo Mutti che a Bari è incappato in una stagione già segnata. Angelo Gregucci nel 2009-2010 guidò per dieci gare l’Atalanta prima di essere sostituito e l’anno scorso ha allenato il Sassuolo in B venendo a sua volta sollevato dall’incarico. Giuseppe Papadopulo ha lasciato il Bologna a ottobre 2009, poi l’anno scorso si è avvicendato con Lerda alla guida del Toro. Gianni De Biasi due anni fa si è alternato sulla panchina dell’Udinese con Marino.

Possibile che per nessuno di loro ci sia un posto su una panchina di serie A?

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