Ancelotti cuore rossonero: “Se tornassi in Italia, lo farei solo per il Milan!”

Campione d'Europa in carica, dopo aver vinto la storica "Decima", passaggio agli ottavi di Champions League già in tasca e primo nella Liga con due punti di vantaggio sulla rivale catalana di sempre. Bella la vita madrilena di Carlo Ancelotti che, anche in Spagna, ha saputo farsi amare come era già capitato a Milano, nella sua felice esperienza milanista. Proprio di quel periodo, Carletto è tornato a parlare in una lunga intervista concessa a "Repubblica", nella quale ha commentato il momento poco felice del calcio milanese, alcuni aneddoti su suoi ex giocatori e la situazione attuale del nostro calcio: "Tutti stanno facendo passi in avanti, l'Italia invece è ferma – dichiara Ancelotti – Pare si sia perso interesse verso il calcio. La serie A ha poco fascino e non attira più i campioni. Gli stadi sono il problema principale. Un grande evento potrebbe aiutare. È successo alla Germania col Mondiale 2006, succederà alla Francia con l'Europeo. Ma servono stadi di proprietà, come quello della Juventus. In Inghilterra, lo United ricava dallo stadio 180 milioni, in Italia il Milan soltanto 20".
Carezze rossonere – Inevitabile, nella chiacchierata con Repubblica, un ampio spazio dedicato al Diavolo: "Se prima o poi tornassi in Italia, sarebbe solo al Milan. Ma per allenarlo – afferma Ancelotti – Inzaghi, Gattuso e Seedorf allenatori? Non l'avrei mai detto. Se hanno preso qualcosa da me e se diventeranno allenatori importanti, mi farà piacere". Il rapporto con "Ringhio" era (ed è) qualcosa a cui Ancelotti è ancora molto affezionato: "Rino era come un fratello, anche se io ero il suo allenatore. Gli ho confidato cose che non ho mai detto a nessun altro. Seedorf allenatore del Milan? Clarence ha cercato di imporre le sue idee in un ambiente che faticava ad accettare il cambiamento, ma a stagione in corso è più difficile". L'ultima risposta è dedicata a Mario Balotelli: "Quando ero al PSG, ho provato anche a prenderlo prima di Ibrahimovic.Deve trovare un posto dove sentirsi a proprio agio. Prima o poi ci riuscirà, ma dipende soprattutto da lui".