Anastasi boccia Roma e Inter: “Deludenti, il gap con la Juve sta nella mentalità”

Juventus-Roma è un match sempre sentito e attira l'attenzione di tifosi e osservatori per la 17a giornata. I bianconeri sono padroni della Serie A con 46 punti e stanno massacrando la concorrenza mentre la Roma di Eusebio Di Francesco è ferma a 24 ed è molto distante dalla vetta. Stamane sul Corriere dello Sport è stata pubblicata un'intervista a Pietro Anastasi, ex calciatore bianconero che è stato protagonista di diversi match contro la Roma. L'attaccante catanese una doppietta in un 2-2, un'altra in un 3-2 per i giallorossi: "All'epoca, però, la musica era diversa. In campo, ce la si giocava più o meno alla pari". La squadra di Allegri in campionato sembra invincibile e sta dominando in lungo e in largo senza problemi e Anastasi si è soffermato su questo:
Se dovesse vincere questo weekend, doppierebbe la Roma dopo quasi metà campionato. E pure in Champions, con Bayern e Real che non se la passano alla grande, i bianconeri possono davvero dire la loro. Ronaldo? Sicuramente ha dato qualcosa in più alla squadra, ha dei colpi pazzeschi, ma non è ancora quello di Madrid. Non è colpa delle marcature italiane, tutto dipende da lui: per me, è ancora al 70%.
Il centravanti di Catania, ex anche di Inter, Varese, Ascoli e Lugano, ha affermato che si rivede di più in Paulo Dybala che in Cristiano Ronaldo:
Ero un attaccante che lavorava per la squadra, quello che oggi si definirebbe un centravanti moderno. La Juve oggi fa la differenza per via della mentalità: dopo un lungo periodo di crisi, non si è più concessa nessun errore. Nè sul campo, né fuori.
Pietro ha racconta anche la sua battaglia contro il tumore non senza imbarazzo e con diverse pause nella conversazione con il direttore del Corsport:
La gente mi vuole bene forse perché sono sempre stato corretto e leale. (Si interrompe, riprende). Da quando si saputo della malattia alcuni mi trattano come se fossi un divo, una specie di supereroe, francamente non capisco il motivo, mi sembra tutto così eccessivo: vivo la condizione di tante persone, non c’è nulla di eroico in quello che faccio. Mi curo, lotto… Sarà un modo come un altro per mostrarmi vicinanza, affetto. Ma parliamo di pallone, dài.
Infine è arrivata una durissima critica nei confronti anche dell'Inter e Anastasi ha affermato che le avversarie devono prendere esempio dai bianconeri per poterli almeno avvicinare:
Sì, anche l'Inter. L'anno scorso di questi tempi era seconda, dalla Champions League è stata eliminata in un modo inaccettabile. Bisogna avere rispetto per la storia dei nerazzurri, proprio per questo non si può essere soddisfatti di quanto raccolto fin qui.