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Ampio turn over in Dnipro-Napoli, quella di Mazzarri è la scelta giusta?

Anche questa sera Walter Mazzarri schiera le seconde linee in Europa League. Per ora questa strategia non ha dato buoni frutti, ma l’allenatore del Napoli evidentemente pensa principalmente al campionato.
A cura di Alessio Morra
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ancora una volta in europa league mazzarri schiera le seconde linee

Questa sera a Dnipropetrovsk il Napoli si gioca già la qualificazione alla seconda fase di Europa League. Mazzarri ha scelto, con l’avvallo della società, di giocare la fase a gironi con le seconde linee. I titolarissimi nella seconda competizione continentale sono e saranno usati con il contagocce. L’esperimento è andato benissimo nel primo match con l’Aik Stoccolma, sconfitto 4-0 al San Paolo. Ma, contro il PSV Eindhoven tutte le riserve sono tornate sulla terra. Il pesante k.o. subito in Olanda ha messo in difficoltà il Napoli.

Dnipro – Napoli decisiva? – Lo stesso Mazzarri, ieri in conferenza stampa, ha dichiarato che se i partenopei stasera dovessero perdere sarebbe difficilissimo qualificarsi per i sedicesimi. Ma, nonostante ciò questa sera in Ucraina saranno in campo ancora Rosati, Dossena, Donadel, Dzemaili, Aronica, Fernandez, Vargas ed Insigne. Dell’undici titolare che ha perso contro la Juventus sabato a Torino sono confermati solo Gamberini e Behrami. Maggio e Campagnaro non sono stati convocati, come Hamsik che sconta la seconda giornata di squalifica. Cavani e Pandev ci sono, ma partiranno dalla panchina. Il Napoli ufficialmente sarebbe ad un bivio. Perché i partenopei, che sognano lo scudetto e puntano alla qualificazione in Champions League, potenzialmente potrebbero puntare anche al successo in Europa League. Ma, questa competizione almeno nella prima fase è vista da Mazzarri come un impiccio, come un obbligo fastidioso, quasi fosse una pesante tassa da pagare.

Turn over necessario – La scelta dell’allenatore livornese sulla carta non è affatto sbagliata. Perché da qui a Natale il Napoli dovrà giocare quindici partite e certamente non potranno giocare sempre gli stessi giocatori. Il problema riguarda la rosa dei partenopei che ha sì due calciatori per ruolo, ma ha calciatori che non hanno assolutamente lo stesso valore. Maggio e Mesto, Cavani e Vargas, Inler e Donadel non possono assolutamente essere paragonati. De Laurentiis, però, non ha colpe. Perché, giustamente, lui guarda al bilancio. Ed il Napoli è una delle pochissime società italiane con il bilancio in attivo. Gli azzurri, dovesse andare male in Europa League, potrebbero pagare, a caro prezzo, la politica oculata del proprio presidente. Fare le cose nel modo corretto nel calcio moderno (forse) non paga mai.

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