Amichevoli, Nigeria-Scozia nel giro delle partite truccate

Alla fine non se ne dovrebbe essere fatto nulla ma la conferma indiretta che la partita amichevole tra la Nigeria e la Scozia sia finita nel calderone internazionale delle partite truccate è arrivata da uno dei giocatori interessati, il laziale Ogenyi Onazi che sul profilo ufficiale su Twitter ha ammesso di essere stato contattato da persone interessati alla gestione illecita delle gare e di aver rifiutato una offerta di ‘accomodare' l'incontro con gli scozzesi. Adesso dovranno intervenire le autorità competenti e i massimi organismi internazionali per far chiarezza attorno ad una piaga purtroppo ancora ben radicata a livello mondiale e che circonda anche il prossimo Mondiale in Brasile.
La partita sospetta – La National Crime Agency, il dipartimento della polizia inglese che combatte il crimine organizzato, ha contattato subito la Federcalcio scozzese per comunicare i sospetti di combine relativi a Nigeria-Scozia, terminata 2-2. L'indagine era partita alcuni giorni prima del match e il presidente della SFA era rimasto in comunicazione con le autorità per tutti i tre giorni precedenti l'incontro. Di fatto l'andamento del match non ha allontanato i sospetti: il punteggio finale e in particolare l'over sono aspetti tipici delle partite che finiscono nel mirino degli inquirenti e un episodio in particolare, verificatosi nel primo tempo, sul punteggio di 1-0 per gli scozzesi, è sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti. Il portiere nigeriano Ejide, infatti, era uscito su un cross proveniente da calcio piazzato e aveva anticipato tutti smanacciando però il pallone in modo goffo ed evidentissimo nella propria rete. Un gol che poi è stato annullato dall'arbitro ma che ha evidenziato più di un imbarazzo sul match dopo i sospetti già palesati di presunte combine.
La testimonianza di Onazi – A confermare che qualcosa sia andato nel senso sbagliato, è stato anche Onazi, difensore della Lazio che sui social network ha raccontato la propria verità: "La mia attenzione è stata attirata da un articolo relativo alla questione delle partite truccate. Prima di tutto fatemi affermare che non ho alcun legame con qualsiasi individuo o gruppo che siano collegati alla corruzione delle partite. Un certo sig. Okoroji è stato menzionato ma il mio unico collegamento con lui si basava sul fatto che siamo entrambi nigeriani. Nel giorno di questo incontro mi aveva detto che i suoi soci avrebbero avuto una proposta da farmi valutare. Io ho prontamente informato il mio amico che gestisce i miei affari. Quando sono arrivato all’incontro ho scoperto che era tutto incentrato sui match truccati. Gli ho detto un sonoro ‘No”' e me ne sono andato. Ringrazio la mia famiglia, gli amici, i fan e i colleghi che mi sono stati vicini e mi hanno supportato. Lasciatemi dire che non aderirò mai ad alcun piano per portare il gioco del calcio ad una cattiva reputazione. La mia lealtà per i nigeriani e verso il mantra del FairPlay rimarrà incrollabile. Io e i miei compagni rimarremo concentrati e convinti. Noi supereremo tutti insieme questa cosa e andremo avanti“.