Americas Champions League, La Coppa dei Campioni made in USA

Una Champions in tutto e per tutto uguale a quella europea. Per crescere ancora e compattare il movimento calcistico di tutta l'America. E' questa l'ultima follia che arriva da Oltreoceano dove stanno lavorando in grande per rilanciare il pallone da Nord a Sud, da Est a Ovest del Nuovo Continente a partire dal 2019. Ovviamente la parte del leone la farebbero le franchigie di MLS ma l'obiettivo è coinvolgere anche lo zoccolo duro del Sud America dove il calcio spopola, è giocato e da anni garantisce risultati e fortune. Al momento è un progetto che nasce solamente sulla carta ma se trovasse sponsor e il consenso delle varie federazioni potrebbe davvero diventare una competizione a tutti gli effetti bella (e forse migliore) della nostra Champions.
Anche il nome è al momento un modo per chiamare l'idea e darle un senso e una forma ben precisa, poi si vedrà come chiamare questa coppa transamericana. Attualmente ne esistono due: la più celebre Copa Libertadores a cui partecipano soltanto squadre sudamericane, ad eccezione di qualche messicana e la meno nobile Concacaf Champions League, riservata ai club di Stati Uniti e centro America. Un dicotomia che non agevola di certo sponsor e investitori che vedono bacini d'utenza divisi e separati senza poter creare politiche economiche omnicomprensive.
Dietro al progetto ci siamo anche noi, perché tra le quinte c'è anche l'italiano Riccardo Silva, proprietario insieme a Paolo Maldini dei Miami FC e in particolare azionista di maggioranza della MP & Silva, colosso multinazionale leader nella distribuzione dei diritti televisivi che anni fa lavorava in stretto contatto con Media Partners, azienda che deteneva i diritti tv del calcio in Italia, oggi poi evolutasi in Infront.
La formula del torneo è ancora incerta, soprattuto per quanto riguarda il numero e la presenza di squadre per nazione. L'idea di fondo è quella di unificare: si parla di 16 posti per la MLS, altrettanti per il Brasile e appena 10 per l'Argentina, mentre i club di Ecuador, Perù, Bolivia e Venezuela dovrebbero scontrarsi necessariamente nei preliminari con squadre centroamericane e caraibiche. Le informazioni divulgate su ‘ESPN Radio' sono tuttavia ancora vaghe e attualmente non è stata presentata nessuna proposta ufficiale alla CONMEBOL anche perché alcune federazioni non sono soddisfatte