Promozione fallita, l’Amburgo rimuove l’orologio: segnava il tempo trascorso in Bundesliga
Cinque pannelli digitali che segnano l'incessante avanzare del tempo, secondo dopo secondo, fino ad arrivare a segnare 54 anni, 261 gioni, 0 ore, 36 minuti e 2 secondi. Non è, non può essere, il tempo di gioco di una partita di calcio: è l'intervallo che riporta lo storico orologio del Volksparkstadion, lo stadio dell'Amburgo, per ricordare da quanto il club giocava in Bundesliga senza retrocedere. Installato nel 2003, da allora ha accompagnato le gare casalinghe dei tedeschi, unica squadra ad aver sempre giocato nel massimo campionato tedesco da quando esiste il girone unico.
Almeno fino al 12 maggio 2018 – esattamente 54 anni e 261 giorni dall'unificazione del campionato tedesco – giorno in cui l'Amburgo è retrocesso per la prima volta nella sua storia in Zweite Bundesliga, dopo aver rischiato di capitolare già nel 2014 e nel 2015 riuscendo a salvarsi soltanto allo spareggio.
La nuova vita dell'orologio dell'Amburgo
Con la retrocessione, arrivata all'ultima giornata della scorsa stagione nonostante il successo sul Borussia Moenchengladbach, il contatore rischiava di risultare obsoleto. Invece di azzerarlo, i vertici societari hanno deciso di dargli una nuova vita, facendogli scandire il tempo passato dalla fondazione del club. Anche nell'anno di nascita l'Amburgo detiene un record: fondato nel 1887, è la squadra più antica di Germania.
Il tempo si ferma: la decisione di smantellare l'orologio
L'amministratore delegato dell'Amburgo Berns Hoffman ha dichiarato alla Bild che la decisione di rimuovere lo storico orologio del Volksparkstadion era già stata presa al momento della retrocessione, in un ottica di proiezione verso il futuro del club
La decisione era già arrivata al termine della scorsa stagione – ha dichiarato Hoffman – Vogliamo aprirci al futuro, la presenza di una testimonianza così ingombrante del nostro passato non sarebbe d’aiuto per noi e per i tifosi
I lavori per la rimozione dei pannelli inizieranno dal prossimo 8 luglio, al termine di un concerto della celebre pop star statunitense Pink, che sarà l'ultima a poter vedere scorrere i secondi del più famoso orologio da stadio in Europa.