Ambrosini: “La Fiorentina ha un progetto serio e intrigante” (VIDEO)
"Non vado via con rabbia. Il mio è un saluto di cuore". Alle spalle di Massimo Ambrosini, accomodato dietro un banco come fosse l'ultimo giorno di scuola, c'è una parete spoglia: nemmeno un simbolo del Milan a ricordare che alla maglia rossonera ha dato 18 della sua carriera. A San Siro, in una sala gremita, a riscaldare una conferenza stampa preparata in fretta e furia (perché farla a Pesaro sarebbe stato ancora più grottesco) ci pensano la commozione e la compostezza del calciatore che dice addio al ‘diavolo' con la voce rotta dall'emozione. "Voglio ringraziare tutti, a partire da Berlusconi, sino a Galliani, Braida, tutti quanti. Sono stati 18 anni meravigliosi, che non potrò assolutamente dimenticare. Mi sono preso giorni per smaltire un po' di amarezza che avevo, ma penso sia normale e giustificabile. I miei compagni di squadra sono stati la cosa più bella di questi anni, ringrazio anche loro e tutta la famiglia Milan".
La valigia del calciatore. Nel baule di ricordi sarà difficile stipare ogni cosa: 489 presenze, 36 reti, 4 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe Italiane, 2 Champions League, 2 Supercoppe Uefa, 1 Coppa Intercontinentale. Tra gioie e dolori, la sequenza videoclip scorre veloce. Come fare un viaggio nel tempo e ritorno in un respiro profondo. "Cosa cambierei? Il finale di Istanbul". La rimonta subita nonostante il vantaggio e la sconfitta ai rigori col Liverpool sono uno choc fortissimo: nelle curve della memoria capita di sbandare per i brutti ricordi. Scuote il capo e lascia che il futuro releghi il passato dietro le quinte: "La scelta della società è stata legittima, mi avrebbe fatto piacere che mi fosse stata comunicata diversamente".
Cosa farà? Lunsigato dalle offerte estere, difficile però che si muova dall'Italia. "Il West Ham? Per il momento non ci voglio pensare. Voglio riordinare le idee". E poi c'è l'interessamento dei viola, un'ipotesi possibile. "La Fiorentina è una grandissima società, con una grandissima squadra e un grande allenatore, ha un progetto veramente serio e intrigante se si facessero avanti starei a sentire quello che hanno da proporre. So di voler e poter dare ancora qualcosa al calcio". Stop, la pellicola s'interrompe: l'abbraccio di Nocerino, accorso a salutarlo, cala il sipario e rende meno ‘triste e solitario il finale'.
