Amaurì è il nome nuovo per l’attacco della Fiorentina

In molti hanno parlato di puzzle. In realtà il gioco più indicato per il mercato di gennaio è il domino. Quest’antico gioco cinese è perfetto per il mercato degli attaccanti. I nomi che si fanno sono tantissimi. Da Borriello a Floccari, da Kozak a Floro Flores, da Iaquinta a Luca Toni, passando per Mascara, Gilardino ed Amaurì.

Tutto ruota attorno a Fiorentina e  Juventus. I bianconeri, che da domani saranno a Dubai aspettano la cessione di uno dei tre attaccanti in esubero per acquistare Marco Borriello. L’accordo c’è sia con il giocatore, che vive da separato in casa, che con la Roma, che accetta il prestito con obbligo di riscatto. Iaquinta, la scorsa estate ha rifiutato numerose proposte, anche all’estero. Luca Toni, con l’ingaggio che ha, non fa gola a nessuno. Anche se nei giorni scorsi si è parlato di un interesse del Parma. Poi c’è Amaurì. L’italo-brasiliano ha rifiutato più di una squadra in estate e pochi giorni fa ha detto no anche al Genoa, che gli proponeva tre anni e mezzo di contratto a un milione e ottocentomila euro netti a stagione.

Amaurì, però, è legato con filo doppio al Genoa. Perché i Grifoni che hanno di fatto acquistato Gilardino, contratto di quattro anni e mezzo a un milione e ottocentomila euro a stagione (lo stesso proposto allo juventino), non possono ufficializzarlo fin quando i Viola non trovano un sostituto. Santiago Silva non può essere il centravanti titolare della Fiorentina. Delio Rossi ha richiesto Floccari, ma Colomba non vuole privarsene. Così a Firenze hanno pensato ad Amaurì, che al Franchi segnò una tripletta con il Palermo ed esordì con la maglia della Juventus, in un posticipo terminato 1-1. L’effetto domino, cardine della politica estera americana all’epoca della Guerra Fredda, potrebbe abbattersi sul calciomercato se l’attaccante della Juventus, che ha segnato sette gol in undici partite con il Parma la scorsa stagione, accetterà l’offerta della Fiorentina.