Allergia Sculli, le tv vogliono la riverniciatura del campo

Domenica sera si è parlato tantissimo dell'allergia che ha colpito Sculli durante la partita Lazio-Palermo. Il giocatore, tra l'altro autore della doppietta che ha regalato i 3 punti alla Lazio, è stato costretto ad uscire ad inizio secondo tempo. Viso rosso e gonfio, occhi rossi e bolle sulla pelle. Si è capito subito che qualcosa non andava. Dopo essere stato ricoverato all'ospedale Gemelli il giocatore è stato curato e dimesso.

Qual è stata la causa scatenante di questa violenta forma di orticaria? Alcuni hanno puntato il dito contro la riverniciatura del prato dell'Olimpico, effettuata a fine febbraio. Sembra infatti che sia un'esplicita richiesta delle tv, che voglio prati sempre più verdi per trasmettere immagini più vive e reali. Ma a quale prezzo? Anche col rischio di mettere in pericolo la salute dei calciatori? Bisogna anche dire che questa vernice, nata in Inghilterra, è già usata per i campi di Premier League, di rugby ed in questa stagione è approdata anche in Italia. Oltre l'Olimpico anche il San Siro di Milano ed il Ferraris di Genova l'hanno sperimentata.

Verniciatura assolta quindi? Non esattamente. Se è vero che questa particolare tintura è in linea con le direttive europee, è anche vero che alcune resine possono provocare sintomi allergici simili a quelli manifestatisi in Sculli. Il calcio una volta apparteneva ai tifosi, ormai appartiene alla tv. Ecco quindi campionati spezzatini, orari al di fuori di ogni logica, tabelloni ai bordi del campo e verniciatura di prati pericolosi per gli stessi giocatori.

Televisioni sempre più invasive, il calcio è ormai diventato un business. Si va verso una modernizzazione del mondo pallonaro che non sempre è progresso, anzi in questo caso è regresso. Piuttosto che rizollare i campi e curarli si preferisce dare un bel tocco di verde. Bello da vedere ma il calcio di certo non migliora. Non ha senso infatti vedere manti erbosi lucenti e ben colorati se sotto ci sono buche e zolle che rovinano una partita. Basterebbe spendere qualche euro in più per sistemare i campi di gioco. Non è un'utopia. Ma forse i signori del calcio, dovendosi riempire le tasche, ritengono sia più giusto avere un prato ben colorato piuttosto che stadi e campi degni di chi paga il biglietto per assistere ad uno spettacolo sportivo.