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Allegri: “Scudetto, Inter favorita con la Roma. La Fiorentina no”

Il tecnico non considera Inter-Juventus decisiva per lo scudetto e fa il punto sulla situazione dei suoi ragazzi tornati acciaccati dagli impegni con le Nazionali.
A cura di Marco Beltrami
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Inter-Juventus, rappresenta la prova del nove per i bianconeri. Dopo l'avvio assai deludente in Serie A, la squadra di Allegri è reduce dal doppio successo interno contro Siviglia e Bologna, che ha rappresentato un'iniezione di fiducia. Ora però bisognerà dimostrare di essersi definitivamente ritrovati sul campo di una squadra che, dopo la rivoluzione estiva, potrebbe lottare fino in fondo per il titolo. Il tecnico della Juventus in conferenza stampa ha stemperato la tensione alleggerendo il peso di Inter-Juve, che a suo giudizio non sarà decisiva per lo scudetto: "Bisogna essere realisti, il nostro obiettivo adesso è quello di arrivare a marzo ed essere in corsa per il titolo. La gara di domani non decide lo scudetto, è sicuramente importante perché è il derby d'Italia che viene visto in tutto il mondo, noi siamo indietro in classifica e una vittoria non cambierebbe nulla, ma è vero che dobbiamo dare continuità ai risultati per trovarci in corsa a marzo. La gara di domani è importante, così come lo è quella di mercoledì in Champions League con il Moenchengladbach che sarà decisiva per il passaggio del turno o per fare un passo avanti per gli ottavi, un obiettivo importante per noi, il primo della stagione".

La situazione infortunati in casa Juve

Sono tanti i dubbi in casa Juve soprattutto alla luce delle condizioni non ottimali di Pogba, Morata, Mandzukic e Pereyra. I primi due potrebbero partire dall'inizio ma Allegri non si sbilancia: "La formazione, non ve la posso dare perché non ho ancora deciso. Devo valutare bene la condizione di tutti, nazionali e infortunati. Alcuni non hanno recuperato ancora anche se tutti hanno lavorato con la squadra. Sicuramente avrò più o meno tutti a disposizione. C'è anche un dislivello di condizioni fisiche. Marchisio ha giocato pochissimo, Khedira e Mandzukic molto poco. Tutti devo tornare ad avere una condizione ottimale. Pogba? Ha avuto una distorsione alla caviglia, gli infortuni sono problematici quando sono muscolari non traumatici. Morata ha fatto allenamenti con la squadra. Vediamo perché ha preso questo colpo sulla tibia. Ho convocato Mandzukic ma vedremo se riuscirà a giocare. Il problema è che non abbiamo terzini di ruolo".

Allegri e la pre-tattica di Garcia e Mancini

I suoi colleghi Garcia e Mancini, hanno parlato di una Juventus ancora favorita numero 1 per lo scudetto nonostante il titolo. Allegri considera "pre-tattica" le parole degli allenatori di Roma e Inter: "Garcia sta facendo l'opposto dell'anno scorso. Mancini cerca giustamente di togliere pressione all'Inter, ma la classifica in questo momento dice che l'Inter è la favorita. La Roma è la seconda e il Napoli è la terza per lo scudetto, poi c'è il Milan e poi ci siamo noi. La Fiorentina sta facendo un ottimo campionato ma non credo possa lottare per la vittoria finale".

Il mister chiede continuità alla Juve

Quello che conterà nel match del Meazza sarà tenere altissima la concentrazione, ed evitare gli errori soprattutto in difesa soprattutto in vista delle tante partite all'orizzonte: "Tutte le annate non sono uguali. Il calcio non è matematica. Abbiamo cambiato tanto. E'una partita importante quella di domani però guardando la Champions abbiamo poche partite. Mercoledi quindi sarà decisiva per portarci avanti e raggiungere il passaggio. I risultati vanno fatti prima di Natale perché ne abbiamo bisogno sia in campionato che in Champions, la condizione la troviamo giocando e allenandosi insieme. Dobbiamo prendere meno gol. Non è questione di equilibrio ma di caratteristiche".

Rispetto, ma non timore, per l'Inter

Inevitabile una battuta sugli avversari che Allegri rispetta ma non teme: "Timore è eccessivo, rispetto no. L'Inter sta dimostrando di essere un'ottima squadra allestita per vincere il campionato. Sarà una partita bellissima domani, davanti a 80 Mila spettatori, non si può andare a Milano e giocare male tecnicamente".

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