Allegri rompe il silenzio, i tifosi insorgono: “Ma almeno la Coppa Italia la vinciamo?”
Alla fine parlò Massimiliano Allegri. A 14 ore di distanza dalla sconfitta bruciante allo Stadium contro il Napoli, il tecnico bianconero ha rotto il silenzio twittando il proprio commento sulla partita. E ricevendo di rimando le ovvie critiche da parte dei tifosi della Juventus che non hanno gradito l'atteggiamento in campo visto dai propri giocatori. Al di là del risultato, al di là di uno scudetto riaperto, al di là anche del vantaggio che – comunque – resiste ancora, la critica generale punta il dito indice su un approccio non da Juve.

Il tecnico bianconero – che già in conferenza post partita aveva difeso a spada tratta i propri giocatori – ha ribadito un concetto semplice e chiaro: tornare subito a lavorare, in vista del prossimo incontro, fondamentale, a San Siro contro l'Inter. Il resto, tutto il resto non conta più.
I processi, le colpe, le ipotesi non contano. Conta solo continuare a lavorare per vincere!
Ritorna la rabbia contro Allegri
Ovviamente la tifoseria bianconera non aspettava altro e alla prima occasione ha riversato la bile che aveva accumulato dal 90′ in poi, da quando quel colpo di testa di Koulibaly ha schiantato la Signora allo Stadium. Sotto processo tutta la squadra, allenatore compreso, per una partita giocata al risparmio dove si è intravista la supponenza di chi avrebbe voluto gestire il risultato e poi si è fatto beffare all'ultimo.
Un atteggiamento che alla Juventus è sempre stato criticato e mai assecondato ma che nei 90 minuti contro il Napoli, volenti o nolenti, ha condizionato la prestazione dei giocatori. Scatenando la rabbia – e l'ironia – dei propri tifosi. Che stanno ricreando il clima torrido di quando Allegri arrivò alla Juventus, tra lo scontento generale per il suo passato rossonero.
Lo spettro dello "zeru tituli"
Oggi, la protesta è proprio nei suoi confronti: "dimettiti", "vattene via dalla Juventus", "devi cambiare mentalità", "hai una Ferrari e corri come una cinquecento", "se non cambi tu la mentalità non cambiano i giocatori". Differenti modi per rispolverare l'ascia di guerra davanti all'ultimo incubo: lo ‘zero titoli' mourinhano. Perché la Juventus quest'anno rischia davvero di arrivare ad un passo dagli obiettivi senza vincere nulla.
In Champions League è andata come è andata, non certo per demeriti bianconeri ma per quel rigore al 93′ decretato da Oliver e siglato da Cristiano Ronaldo. In campionato, però, si sta dilapidando un vantaggio importante e la rete di Koulibaly è stata legittimata da un Napoli che è arrivato a Torino a fare la propria partita senza troppi conti. Infine, la Coppa Italia. La Juventus è in finale e fra una decina di giorni sfiderà il Milan per il trofeo in una gara secca. Dove potrebbe accadere di tutto e, allora, ritorna il ritornello di queste ore dei tifosi: "Almeno la Coppa Italia la riusciamo a vincere?"