Allegri re dei cambi in Serie A, ma per Pioli sono 9 i gol dalla panchina. Male l’Inter
Trascorsa l’intensissima settimana di Champions League con il trionfo della Roma sul Barcellona e la rimonta sfiorata dalla Juventus, è il momento di rituffarsi nuovamente nel campionato. La lotta per la conquista dello scudetto entra nel vivo, così come la corsa per un posto in Europa dove diverse squadre, adesso, si sono inserite per dare battaglie alle pretendenti. Sta emergendo, in questo senso, soprattutto la Fiorentina di Pioli che, dopo la tragedia Astori, sembra aver trovato una forza incredibile da questo dolore, trasformata in rabbia agonistica in campo, che adesso la vede praticamente ad un passo dall’Europa League.
In questo senso, sarà fondamentale il match di domenica prossima contro la Spal al ‘Franchi’. Ma il merito è soprattutto del tecnico che si è distinto, in questa speciale top 5, come il primo allenatore in Italia, secondo i numeri attuali, per capacità di inserimento di calciatori dalla panchina capaci di portare punti importanti alla squadra. Delude invece l’Inter che resta ancora ferme in una zona medio bassa della classifica. Ma vediamo le prime 5 posizioni.
Pioli lungimirante e bravo a leggere la gara
Da quel maledetto giorno in cui la tragedia di Astori, oltre a sconvolgere il mondo del calcio italiano, ha segnato per sempre anche la storia della Fiorentina per la scomparsa del suo capitano, la squadra viola ha tirato fuori una forza d’animo mai vista. Sono ben 6 le vittorie consecutive dei ragazzi di Pioli in altrettante gare. L’ultimo stop, il pareggio di Bergamo contro l’Atalanta dello scorso 18 febbraio poi solo vittorie, considerando soprattutto i successi esterni all’Olimpico contro la Roma e a Torino contro i granata di Mazzarri.
E proprio in questa stagione però, la Fiorentina risulta essere la squadra con il maggior numero di gol o assist messi a segno da calciatori entrati dalla panchina. Ben 9 i gol per Pioli, che in questo senso, è stato bravo a sfruttare le enormi potenzialità di una squadra giovane che può contare su diversi calciatori capaci di spaccare la partita a gara in corso.
Un esempio può essere Gil Dias che nel match contro il Verona, perso al ‘Franchi’ 4-1 realizzò un gol dopo essere entrato in campo ad inizio ripresa al posto di Thereau. Decisivo però anche Babacar con 4 gol poi passato al Sassuolo a gennaio.
Samp e Atalanta: due tecnici al top
Sul podio però, oltre al primato della Fiorentina, troviamo anche altre due squadre che in questa stagione si stanno distinguendo per gioco e risultati, ma anche per la corsa disperata ad un posto in Europa League. Stiamo parlando di Atalanta e Sampdoria che si trovano rispettivamente al secondo e terzo posto.
Per Giampaolo la soddisfazione comunque di aver giocato una stagione ad altissimi livelli contrassegnati anche dalla vittoria all’andata contro la Juventus a ‘Marassi’, ma anche di essere riuscito a far rinascere un Fabio Quagliarella che nelle ultime stagioni sembrava in calo. Sono stati 8 i gol decisivi per il tecnico blucerchiato e 11 le quote di coinvolgimento per quanto riguarda reti e assist, che maggiormente con Zapata e Konwaki (2 e 3 gol entrando dalla panchina), ha avuto le soddisfazioni maggiori.
Ma bravo a leggere i cambi è appunto anche Gasperini che spesso alterno in maniera metodica le due punte, Petagna e Cornelius, con quest’ultimo bravo a ripagare la fiducia del tecnico e capace di realizzare gol importanti come la rete vittoria contro il Bologna in casa. Senza considerare anche lo stesso Petagna in gol, partendo dalla panchina, contro il Sassuolo.
La lunga panchina juventina funziona sempre
Dopo la delusione in Champions League, Allegri è costretto a continuare a lottare per i due obiettivi rimasti: campionato e Coppa Italia. Il tecnico juventino, nel frattempo, può ‘consolarsi’ anche con questa buona posizione in classifica per quanto riguarda il fiuto dei cambi a gara in corsa. Certo, con una rosa come quella della Juventus è davvero difficile sbagliare. I valori espressi tra i cosiddetti titolari e i panchinari, si differenziano davvero di poco.
E allora ecco che il tecnico bianconero, ha fino ad oggi raggiunto la quota di 6 in termini di gol da parte di calciatori subentrati dalla panchina e ben 15, tra reti e assist, come quota di coinvolgimento complessiva dei calciatori subentrati dalla panchina, il primo in questo senso.
Cuadrado, Dybala e anche lo stesso De Sciglio (in gol contro il Crotone partendo dalla panchina), senza considerare i 6 assist complessivi, 3 per parte, di Bernardeschi e Higuain quando chiamati in causa partendo inizialmente dalla panca. L’ultimo esempio di questo tipo è rappresentato sicuramente dalla splendida rete messa a segno da Douglas Costa contro il Benevento capace di chiudere un match sul 4-2 che prima della magia del brasiliano stava diventando difficoltoso per questa Juventus.
Simone Inzaghi e Sarri non male
Non va male neanche ad altri due grandi allenatori della nostra Serie A che grazie ad un gioco spumeggiante e incredibilmente bello, stanno facendo strizzare gli occhi all’Europa del calcio. Stiamo parlando di Simone Inzaghi e Maurizio Sarri. Il tecnico della Lazio si è distinto, fino ad ora, con ben 6 gol da parte dei calciatori subentrati dalla panchina, ma si trova appaiato in prima posizione con Allegri per quanto concerne il numero complessivo di gol e assist: ben 15.
Spiccano i nomi di Nani, Caicedo come coloro i quali ad andare in gol entrando dalla panchina. Ma non resta a guardare, dicevamo, Maurizio Sarri che, nonostante sia notoriamente legato al suo 11 titolare perfetto che non cambierebbe per nessuna ragione al mondo, lo troviamo al terzo posto per numero di coinvolgimento complessivo per gol e assist dei calciatori entrati dalla panchina (10).
A metà classifica invece per numero di gol (5). Ricordiamo, soprattutto, dal punto di vista realizzativo, il gol di Milik contro il Chievo di domenica scorsa capace di ridare al Napoli la scossa decisiva per vincere una gara che sembrava già persa, conclusa poi con il 2-1 decisivo di Diawara.
L’ Inter punta sui primi 11
Resta aggrappato invece totalmente ai suoi fidati primi 11 anche Luciano Spalletti che probabilmente si fida poco di una panchina che in effetti, per quanto riguarda soprattutto il numero di gol complessivi, non gli ha dato moltissimo. In un’Inter che conta molto sui gol di Icardi, è infatti difficile riuscire a trovare un calciatore capace di subentrare all’argentino e realizzare quei gol che magari l’ex Samp, partito come sempre dall’inizio, non è riuscito a fare.
Sono stati infatti soltanto 2 i gol di calciatori entrati dalla panchina (Eder e Brozovic) e 7 tra gol e assist, il coinvolgimento complessivo degli altri come Vecino e Joao Mario autore di 2 assist prima di salutare ‘Lucianone’ e andare al West Ham a gennaio.