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Allegri, lezione di tattica: toglie Morata, inserisce Zaza e sbanca il Napoli

La sfida verrà ricordata per il gol dell’ex Sassuolo con cui la Juventus ha schiantato il Napoli superandolo in classifica. Ma il vero tocco di magia è stato del tecnico bianconero capace di leggere il match al momento giusto, optando per il cambio vincente.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una gara delicata, tesa. Cambiamenti di fronte repentini, continui. Difese arcigne, contro attacchi che s'infrangono. Diverse occasioni, nessuna decisiva. Il tempo che scorre, un solo risultato utile, la decisione. Un cambio per togliere una punta, stanca e fuori dalla manovra, per un'altra fresca e di movimento. D'un tratto l'ago della bilancia incomincia a muoversi, pende da una parte, da quella di chi ha deciso di cambiare, di provare qualcosa di nuovo. Un tiro, violento, il gol. Decisivo. Che vale la vetta solitaria. E la quindicesima vittoria consecutiva in campionato.

Il film di Juventus-Napoli è questo, quello visto da Allegri che da spettatore non protagonista a metà del secondo tempo ha deciso di prendere in mano la regia e scriverne il finale. Perché è dalla penna del tecnico bianconero che è uscita la frase più bella: quella di inserire Simone Zaza in campo che, qualche istante dopo, ha ripagato la fiducia siglando una rete dal valore specifico enorme che è valsa il successo nel confronto diretto con il Napoli e il passaggio del testimone in vetta alla classifica.

Un lampo, in una gara che fin lì aveva prodotto solamente tuoni. Dybala e Morata erano la coppia offensiva dovuta. Senza Mandzukic fermo ai box, la Joia e il puntero spagnolo potevano essere l'unica soluzione ovvia per provare a infilare la retroguardia partenopea tra le più forti del campionato. Missione fallita, in parte. Con l'ex Palermo molto mobile, anche pericoloso con una conclusione di poco sopra la traversa, ma con l'ex Real surclassato da un Koulibaly in stato di grazia, capace di togliergli qualsiasi voglia di impensierire Reina.

La vittoria della Juventus sarà ricordata per la prodezza di Zaza, ma il merito va tutto ad Allegri, l'allenatore che sta convincendo tutti – non solo chi lo criticava ad inizio avventura bianconera e si era ripetuto ad inizio di stagione – che lui è il quinto elemento, quello aggiunto, vincente, determinante. Anche Sarri ha mosso le sue pedine, cambiato i suoi uomini ma non ha trovato la soluzione al rebus. Allegri sì. Dopo aver tolto forzatamente Bonucci per infortunio, inserendo Rugani, ha tolto Morata volutamente, per Zaza al quale la difesa azzurra ha preso le misure con un attimo di ritardo. Quanto è bastato per ribaltare le forze del campionato.

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