27 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Allegri: “L’estetica? Il calcio è semplice e conta vincere. Il resto sono chiacchiere”

Dopo la vittoria del settimo scudetto l’allenatore della Juventus si complimenta con gli avversari del Napoli ribadendo il suo concetto di calcio mettendo così da parte le polemiche sul gioco non spumeggiante: “Si sta riducendo il calcio a troppa teoria. I vecchi allenatori, che sono stati messi da parte mi hanno insegnato che il calcio è estro e libertà, e fantasia. Faccio contenta la gente non facendo l’esteta, ma facendo vincere la squadra”.
A cura di Marco Beltrami
27 CONDIVISIONI

Il tempo delle dichiarazioni di circostanza sulla lotta scudetto è finito. Il pareggio di Roma ha consegnato il titolo alla Juventus, il settimo consecutivo. Un risultato eccezionale per Massimiliano Allegri che dopo la Coppa Italia porta a casa il quarto double consecutivo. Una soddisfazione infinita per il tecnico che ai microfoni di Sky e Mediaset nel post-partita dell'Olimpico è partito ovviamente dai complimenti, agli avversari e alla sua squadra.

Immagine

I complimenti di Allegri al Napoli e alla Juventus campione per la 7a volta di fila

Allegri ha evidenziato i meriti del Napoli che ha lottato fino in fondo per lo scudetto, arrendendosi ad un gruppo confermatosi compatto, anche nei momenti difficili: "Ho una squadra importante, con giocatori bravi che fanno una cosa importante, ovvero riescono a passarsi la palla tra di loro. La società per quello che ha messo a disposizione a me, ai ragazzi anche nei momenti difficili. L'equilibrio ha fatto la differenza: abbiamo passato dei momenti, come quella dell'andata di Napoli dove alla vigilia rischiavamo di andare a meno 7, così come dopo il match di ritorno dove siamo rimasti sereni riprendendo il cammino sapendo che gli azzurri avrebbero dato filo da torcere fino alla fine. C'è da fare complimenti al Napoli perché mi sa che han fatto record di punti e stagione straordinaria ma era importante arrivare primi. Devo ringraziare il gruppo che mi ha accompagnato in queste vittorie, accogliendomi. Il gruppo storico che sabato potrà fare passerella davanti ai propri tifosi, e vincere 7 scudetti è una cosa irripetibile".

Il ricordo del finale di Inter-Juventus, crocevia della stagione

E a proposito di momenti, come dimenticare il finale di Inter-Juventus. Ecco che Allegri è tornato a parlare del match del Meazza: "Minuti finali di Inter-Juve? Ho a disposizione giocatori che hanno cuore, e se non hai cuore non vinci. Devi avere anche la fortuna e devi essere bravo ad andarla a cercare. Nel calcio di oggi, con il passaggio indietro al portiere, gli ultimi minuti delle partite sono decisivi e può cambiare tutto. I ragazzi sono stati bravi perché abbiamo portato palla vicino all'area avversaria e tutto può cambiare in pochi minuti".

Come è cambiata la Juventus rispetto alle scorse stagioni

Quello che è certo è che lo scudetto ha un sapore speciale per la Juventus e soprattutto per un Allegri costretto a diverse novità rispetto alla scorsa stagione sia a livello tattico che ovviamente individuale: "Ho preso delle decisioni. L'anno scorso ho messo dentro i giocatori più tecnici, perché stavamo rischiando di perdere il campionato e loro hanno fatto tutti insieme un finale eccezionale. Quest'anno invece mi sono accorto che non si poteva più giocare così perché era passato il momento magico e qualcuno aveva bisogno di essere messo in discussione per dare di nuovo il massimo. La competizione tra loro è fondamentale, ma ho fatto le scelte con rispetto e nell'interesse della squadra". 

Allegri e il gioco non spettacolare della Juventus

A risentire del cambio probabilmente è stato il gioco della Vecchia Signora spumeggiante solo a tratti. Allegri ribadisce il suo concetto di calcio, mettendo da parte dunque l'estetica: "Il giocare bene o male è relativo? I ragazzi hanno fatto tanti gol e siamo la miglior difesa. Si sta riducendo il calcio a troppa teoria. I vecchi allenatori, che sono stati messi da parte mi hanno insegnato che il calcio è estro e libertà, e fantasia. Ci sono momenti in cui si gioca bene, e altri in cui si gioca male. Faccio contenta la gente non facendo l'esteta, ma facendo vincere la squadra. Ci sono tante sfumature che ridurre ogni vittoria al giocar bene o giocar male non ha senso senza togliere nulla a chi ha giocato meglio di noi, ma alla fine non è arrivata al risultato. Sento troppa teoria."

Il futuro di Buffon

A proposito dei singoli, Allegri dribbla le domande sul futuro di Buffon pur esaltando il portiere e Douglas Costa autore di prestazioni decisive in momenti fondamentali della stagione: "Voto più alto? Dire un nome non avrebbe senso. Sono contento per Pinsoglio che è arrivato dopo due annate non belle, è stato importante per il gruppo. Contento per lui. Non mi do un voto. Douglas Costa in questi periodi ti spaccano in due, ogni tanto mi fa arrabbiare. Ultima stagione di Buffon? Non so se sarà l’ultima, lo deciderà lui. Un grandissimo uomo ed un campione".

27 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views