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Allegri: “Dybala? Quando Cr7 e Messi smetteranno sarà il più forte con Neymar”

Allegri si gode una super Joya eleggendolo tra i migliori al mondo ma bacchetta la sua Juventus: “Abbiamo subito troppi gol e dobbiamo essere più concentrati in fase difensiva”. Dybala punta il Barcellona: “Hanno perso Neymar ma non sono certo in difficoltà”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus ha vinto anche con il Chievo e resta a punteggio pieno ma non ha convinto fino in fondo la scelta iniziale di Max Allegri che ha varato una squadra con molti rincalzi, una difesa senza la Vecchia Guardia, i due nuovi Matuidi e Douglas Costa tra mediana e trequarti e soprattutto Dybala in panchina. Proprio l'assenza della Joya ha inciso moltissimo soprattutto sulla mentalità e la sicurezza del gruppo. Quando nella ripresa l'argentino è entrato in campo e Allegri ha cambiato assetto, tutto è mutato per il meglio eleggendo Dybala a uomo determinante ma anche evidenziando la Joya-dipendenza che potrebbe diventare un punto debole di questa Juventus.

Allegri tra scelte sbagliate e un Dybala super

Dybala tra i migliori al mondo

Allegri si gode la Juve, ma soprattutto si gode la sua Joya e nel dopo partita contro il Chievo non ha dubbi nell'elogiare l'argentino, capace di cambiare gli equilibri in campo e di autoeleggersi autentico leader del gruppo. Confermando anche la scelta del numero '10' fatta in estate: "Paulo è un giocatore importante" ha sottolineato il tecnico livornese: "E' evidente che ha giocate importanti e non è un segreto che quando Messi e Cristiano Ronaldo smetteranno di giocare sarà lui, insieme a Neymar a contendersi lo scettro di migliore al mondo".

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Troppi tiri subiti e fase difensiva sbagliata

Per quanto riguarda la partita, Allegri è comunque soddisfatto anche se non ha gradito alcuni atteggiamenti collettivi sulla fase difensiva della gara. Amnesie che potrebbero costare moltissimo davanti ad avversari di maggior pregio e soprattutto per il debutto europeo contro il Barcellona: "Non lo so se posso dire di essere davvero soddisfatto:  bisogna vincere, ci sono partite dove giochi bene e vinci, altre hanno un andamento differente. So certamente una cosa: bisogna subire meno tiri in porta se no rischi di prendere gol, ci vuole disponibilità da parte di tutti, l'anno scorso non abbiamo subito tiri e pochi gol, ma tutto dipende dalla disponibilità dei giocatori quando hanno palla gli avversari".

Le parole della Joya

L'aiuto nel finale contro il Chievo

Proprio la Joya, a fine gara, eletto man of the match pur disputandone una manciata di minuti, non ha nascosto il proprio entusiasmo, spiegando anche l'esclusione iniziale dettata da una forma fisica da recuperare e tutelare: " Ho aiutato la squadra con il mio gioco. Era complicato uscire, il Chievo saliva. Poi si sono aperti e abbiamo fatto il nostro gioco andando più facilmente in gol. Ero in panchina perché sono arrivato un po' stanco per il viaggio.

Obiettivo Barça

La squadra ha fatto bene, ora siamo pronti per una partita molto importante. Il Barcellona ha perso Neymar ma non si può di certo dire che sia una squadra in difficoltà"

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