Allegri controcorrente: “Kean? Tenerlo è stata scelta vincente, ma deve ancora crescere”
Nuova vittoria nel segno di Moise Kean, oramai un'abitudine alla quale il popolo bianconero si sta piacevolmente abituando. Ultima vittima, il Milan che ha ceduto a 5 minuti dal termine dopo che Allegri ha fatto entrare l'attaccante nella ripresa per dare maggior peso offensivo. Mossa vincente e il tecnico a fine gara lo ammette così come ricorda prudenza attorno ad una stella oramai esplosa ma totalmente da gestire prima che possa esplodere e svanire in un attimo.
Effetto Kean, ma in Champions ripartirà in panchina
Per Allegri, dunque, la gestione Kean non si tocca e non si discute: continuerà sugli stessi binari, per preservare un talento cristallino e ottimizzarlo alla bisogna del gruppo e delle esigenze del club. Ovviamente, la vittoria contro il Milan passa in secondo piano, così come l'ottavo scudetto consecutivo oramai distante solamente 90 minuti. Perchè l'effetto Kean è devastante. Per tutti ma non per Allegri: "Per quanto riguarda Kean anche oggi è entrato, ha fatto gol ed è molto bravo in questo. Lasciamolo stare tranquillo, ha fatto anche una bella esultanza e questo mi fa piacere. Titolare mercoledì dal primo minuto? Ma non penso, è una partita delicata di Champions League, dovrò decidere eventualmente a ridosso del match".
Meglio allenarsi coi campioni più che giocare in prestito
In un paio di mesi, Kean si è preso la Juventus, laddove prima era solamente una alternativa importante nulla più a tal punto da poter anche essere ceduto a gennaio. Dove è stato cercato dal Milan con la conferma di Leonardo che aveva contattato la Juve per averlo in prestito. Ma Kean è rimasto in bianconero, sotto consiglio anche di Allegri: "Tutti insieme con la società abbiamo deciso di tenerlo a gennaio. E' il sostituto naturale di Manduzkic è un ragazzo che sta crescendo tecnicamente ma anche di personalità. Ha bisogno di migliorare tecnicamente, di crescere anche a livello mentale e giocare e allenarsi con grandissimi giocatori è fondamentale perché è giovane e può e deve diventare ancora più completo.