Allegri: “Bonucci sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juventus”
A tre settimane dalla finale di Champions League persa contro il Real Madrid torna a parlare Massimiliano Allegri. L’allenatore della Juventus ha parlato ai microfoni di Sky Sport per ‘Mister Condò’ ed ha fatto capire che l’uno-due micidiale dei ‘blancos’ a inizio ripresa ha steso mentalmente la sua squadra, che aveva speso troppo nei primi quarantacinque minuti:
Il 2-1 e il 3-1 così ravvicinati ci hanno condizionato tanto. Dopo il primo gol di Ronaldo abbiamo subito pareggiato e abbiamo continuato a spingere. Quella partita ci servirà da lezione soprattutto nella gestione dei match. Le partite non si possono giocare tutte a cento all’ora, non potevamo pensare di fare il secondo tempo come il primo perché nel primo tempo avevamo spinto molto, e quindi bisogna avere più padronanza nel gioco e conoscere i ritmi.
Allegri ha svelato anche dei particolari inediti ed ha detto che avrebbe voluto effettuare un paio di cambi già durante l’intervallo perché non erano al top né Pjanic né Mandzukic, ma l’allenatore livornese pensando e sperando nei supplementari non ha voluto osare:
Alla fine del primo tempo avrei fatto due o tre cambi, ma era impossibile farli perché quando si gioca una finale si pensa anche i supplementari e in quel momento lì avevo Pjanic con un ginocchio in disordine, avevo Mandzukic con una caviglia che si stava gonfiando e quindi li ho rimandati in campo sperando che la partita si mettesse in un certo modo e che 20 minuti riuscissimo a reggere. Già negli ultimi 5 minuti del primo tempo loro avevano preso il sopravvento. I primi 40 minuti loro erano stati fermi, avevano paura di prendere gol e nel secondo tempo, quando hanno visto che noi eravamo più in difficoltà, ci sono saltati addosso.
Infine il tecnico che compirà cinquant’anni tra qualche mese ha parlato di Leonardo Bonucci e della litigata che è avvenuta tra i due dello scorso febbraio, che costò anche la sfida con il Porto al giocatore. Allegri ha detto che il difensore un giorno, non troppo lontano, sarà il leader dello spogliatoio della Juve:
Nella gestione del caso Bonucci, in quel momento particolare, era giusto fare così. Ci sono momenti in cui era giusto chiudere un occhio e dei momenti in cui gli occhi vanno tenuti entrambi aperti. In quel momento Leo aveva sbagliato, avevo sbaglio anche io, infatti mi sono auto-punito, ed era giusto che stesse fuori. La sua partita importante e decisiva e se anche avessimo perso dopo avremmo avuto la forza per vincerne altre dieci. Contro il Porto abbiamo giocato una buona partita, poi dopo due giorni Bonucci è rientrato perché è un giocatore importante, un giocatore straordinario e soprattutto deve capire che sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juventus.