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Allarme San Paolo, Formisano: “Rischiamo di giocare in Europa lontano da Napoli”

Il capo delle operazioni azzurre (ri)lancia i timori per la mancata esecuzione dei lavori di ristrutturazione indicati dalla Uefa.
A cura di Maurizio De Santis
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uno scorcio dello stadio san paolo

Il Napoli sogna la Champions ma il suo stadio non è all'altezza di una competizione così importante. E c'è il rischio che l'anno prossimo gli azzurri siano costretti a emigrare lontano dalla città per disputare le gare continentali, qualunque esse siano. "Il San Paolo ha bisogno di lavori urgenti, in mancanza dei quali potrebbe non essere rilasciata la licenza dall'Uefa per giocare le competizione europee a Fuorigrotta nella prossima stagione". Alessandro Formisano, capo delle operazioni del club partenopeo, (ri)lancia l'allarme. "I delegati Uefa verranno a controllare se sono iniziati i lavori da loro prescritti lo scorso dicembre. Ma questi lavori, che secondo il nostro programma dovevano essere avviati lunedì scorso, non sono iniziati perché alla nostra proposta al Comune di cominciarli anticipando i soldi necessari non abbiamo ancora avuto risposta".

Una lista molto dettagliata d'interventi, che l'Uefa ha articolato in ben 25 capitoli.

Sono lavori importanti per la normale funzionalità dello stadio che vanno dalla rimozione di infiltrazioni d'acqua che provocano problemi ai calcestruzzi, fino ai bagni della curva.

Serve circa 1 milione di euro per realizzare quelle ‘correzioni' ormai improcrastinabili.

L'Uefa ha scritto al Comune e noi a dicembre. Noi abbiamo fatto un lavoro preparatorio, realizzando un progetto con un crono-programma di attività e abbiamo offerto la nostra disponibilità al Comune di Napoli di anticipare i soldi e realizzare i lavori, scontando poi la somma sui canoni da maturare. E' passato oltre un mese da quando abbiamo comunicato la nostra disponibilità ma non abbiamo avuto risposta.

Cosa può accadere? La beffa di giocare la Champions lontano da Napoli.

Il grande pericolo di questo silenzio è che secondo la Uefa questi lavori sono necessari allo stadio per ottenere la licenza Uefa 2013-'14. Potremmo quindi ritrovarci nella paradossale situazione di qualificarci per, speriamo, la più importante competizione europea ma doverla giocare in altra sede.

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