Allarme attentati, Lukaku: “La mia famiglia lascerà Bruxelles”

In Belgio l’allerta è massima. Il rischio di attentati è altissimo, e naturalmente questa situazione si riversa anche sul calcio. Lo scorso fine settimana sono state cancellate tutte le partite della prima e della seconda divisione del campionato belga, mentre giovedì Bruges – Napoli di Europa League si giocherà a porte chiuse. Oggi l’attaccante dei ‘Diavoli Rossi’ e dell’Everton parlando della difficile situazione del suo paese ha dichiarato che cercherà di portare via da Bruxelles, e più precisamente dal quartiere di Molenbeek (uno dei più a rischio), i suoi genitori: “Io e mio fratello, che non abita più a Bruxelles, cercheremo di portarli al sicuro al più presto. Abbiamo un appartamento lì da sei anni, la zona è molto belle è tranquilla. Ma alla luce di quanto sta accadendo la situazione è diventata molto difficile. C’è lo stato di massima allerta e la mia famiglia si trova ancora lì”. Lukaku vuole proteggere i suoi genitori e vuole vivere più sereno e per questo potrebbe vendere l’appartamento dei suoi genitori, che potrebbe portare con se in Inghilterra. Bruxelles in questo momento è considerata la città maggiormente nel mirino dell’ISIS e su di essa grava un allarme legato a un attacco imminente, negli ultimi giorni la polizia ha effettuato sedici arresti.
A livello calcistico invece le cose vanno molto bene per Lukaku, che è il titolare della nazionale che si trova al primo posto del Ranking FIFA, e che sabato scorso realizzando una doppietta all’Aston Villa è riuscito a raggiungere prima quota 50 e poi 51 in Premier League. E questo traguardo il belga lo ha raggiunto a 23 anni. In pochissimi erano riusciti in un’impresa simile. Prima di lui avevano tagliato questo traguardo da giovanissimi solo Robbie Fowler, Michael Owen, Wayne Rooney e Cristiano Ronaldo. Mourinho che lo mandò via due anni fa dal Chelsea probabilmente si è ampiamente pentito.