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Alisson: “Ecco perché ho pianto quando ho lasciato la Roma”

L’estremo difensore brasiliano del Liverpool è tornato a parlare del suo addio alla Roma nell’ultima sessione di calciomercato, raccontando i retroscena legati alle sue lacrime: “Lasciare Roma è stato difficile. Ho pianto a lungo, insieme a mia moglie. È giusto essere onesti: io ho fatto una scelta professionale, un passo in avanti per la carriera e la Roma ha incassato una grossa cifra”
A cura di Marco Beltrami
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Un addio dalle emozioni forti quello di Alisson alla Roma. Quelle dei tifosi giallorossi, arrabbiati e tristi per aver perso uno dei portieri più forti del mondo, diametralmente opposte a quelle dei sostenitori del Liverpool, pronti ad abbracciare con gioia l'erede dello sfortunato Karius. E il diretto interessato? Cosa ha provato Alisson al momento dell'addio ai giallorossi nell'ultima sessione di calciomercato? A svelarlo ci ha pensato lo stesso brasiliano in un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport.

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Alisson e il retroscena sulle lacrime al momento dell'addio alla Roma

Non è stato facile per Alisson lasciare la Roma. Il portiere che nell'ultima finestra di calciomercato ha lasciato i giallorossi per approdare al Liverpool ha raccontato le sue emozioni e le tante lacrime versate: "Lasciare Roma è stato difficile. Ho pianto a lungo, insieme a mia moglie. È giusto essere onesti: io ho fatto una scelta professionale, un passo in avanti per la carriera e la Roma ha incassato una grossa cifra. Con la testa ho deciso di andare al Liverpool, ma il mio cuore era ugualmente pieno di lacrime".

Perché Alisson ha pianto quando ha lasciato la Roma

Un addio doloroso dunque per l'estremo difensore che ha svelato il perché delle lacrime per l'addio alla Roma. Una piazza in cui ha pensato anche di restare per sempre: "A Roma ho passato due anni speciali, lì è nata mia figlia, ho molti amici anche fuori dal calcio. Tante volte sono andato a spasso di notte per la città: Fontana di Trevi, al buio, è di una bellezza commovente. Ma il mio posto preferito resta il Colosseo: lì davanti respiri la storia. Restare per sempre a Roma? Mi è passato tante volte per la testa, perché stavo benissimo a Roma. Ma quando un calciatore sceglie dove giocare, il discorso è più ampio. Io ho grandi ambizioni, il Liverpool anche e adesso gioco nel campionato più importante del mondo".

Klopp ha convinto Alisson a trasferirsi al Liverpool

Fondamentale per il trasferimento di Alisson al Liverpool in corteggiamento di Klopp. In Premier poi il portiere ha ritrovato l'ex compagno Salah: "Quando le società si sono accordate, Klopp mi ha fatto qualche chiamata su Face Time e mi ha spiegato il suo progetto e cosa avremmo fatto insieme. Lo ammiro dai tempi del Dortmund. Mi piace essere allenato da lui, perché non parla molto ma sa sempre cosa dire e come farlo. È un uomo intelligente e di carattere. La Premier diversa dalla Serie A? Non tanto. È solo differente. Meno intensa. Però io in Italia ho imparato tanto grazie al preparatore Marco Savorani che è stato fondamentale nella crescita mia e di Szczesny. È una delle persone più importanti della mia vita, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo. Salah è un campione e un ragazzo serio. Parla poco, lavora tanto".

Alisson e il Liverpool pronti a sfidare il Napoli in Champions

E il portiere della nazionale brasiliana potrà tornare in Italia in occasione del confronto di Champions tra il Liverpool e il Napoli. Quel Napoli che ha provato a strapparlo ai giallorossi: "Napoli ambiente caldissimo. Mi piace giocare al San Paolo. I tifosi cantano sempre, non stanno mai zitti. Sarà una grande sfida per un grande girone: il pareggio del Napoli a Belgrado ci avvantaggia solo se noi faremo il nostro dovere. L’anno scorso a Napoli con la Roma vinsi 4-2, ma fu durissima: il Napoli tirò 13 volte in porta, feci 11 parate e presi 2 gol. La forza della squadra di Ancelotti è che il gruppo è lo stesso da anni"

La Juventus di Cristiano Ronaldo e il rimpianto di Alisson

E a proposito di Italia, inevitabile una battuta sulla Juventus di Cristiano Ronaldo. Una squadra contro cui Alisson avrebbe voluto giocare in Serie A e che spera di incrociare in Champions League: "In Europa molte squadre possono vincere. Il calcio ti sorprende sempre, chi avrebbe ipotizzato la Roma in semifinale l’anno scorso? La Juve era già fortissima e ha preso Ronaldo: mi spiace non sfidarlo in campionato, magari accadrà in Champions. Sono ammirato dalla mentalità vincente di CR7, oltre che dal talento. Abbiamo tutto per vincere: qualità, determinazione, la filosofia del club, tifosi caldi. E non scelgo: un passo dopo l’altro, mi piacerebbe vincere ogni competizione a cui partecipo".

I migliori portieri del mondo per Alisson

In conclusione una battuta sulle sue doti e sulla "classifica" dei migliori portieri del mondo. Idee chiare per il sudamericano che stila la lista dei suoi preferiti: "Sono tra i primi. Insieme a ter Stegen, Oblak e De Gea. Ma se resti fermo, gli altri ti scavalcano. Le graduatorie cambiano partita dopo partita, bisogna migliorare e parare. Sempre".

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