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Alex Ferguson si ritira: “Lascio il Manchester United” (FOTO)

A 71 anni, dopo averne trascorsi 27 a capo dei red devil, lo scozzese lascia il ruolo di manager ma resterà comunque accanto al club. Moyes (Everton) candidato alla successione, ma c’è chi spera nell’arrivo di Mourinho.
A cura di Maurizio De Santis
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sir alex dice addio

E' arrivato, come d'abitudine, all'Old Trafford per la consueta seduta d'allenamento ed è entrato al Carrington training complex senza fermarsi a parlare con i giornalisti. La decisione è stata sofferta e prima di annunciare il suo addio al Manchester United, Sir Alex Ferguson, ha trattenuto il respiro, chiuso gli occhi e, mentre quelle parole gli scivolavano fuori dall'anima, davanti agli occhi gli scivolava tutta una vita. A fine stagione, dopo l'ultima gara di campionato in programma il 19 maggio contro il West Bromwich, l'uomo che ha fatto la storia del calcio inglese nel tempio dell'Old Trafford andrà in pensione.

Ho pensato a lungo alla decisione di ritirarmi e non l'ho presa a cuor leggero. E' il momento giusto. Era importante per me lasciare il club nelle migliori condizioni possibili e penso di averlo fatto. La qualità della squadra che ha vinto il campionato e l'età media, fa ben sperare per continuare a vincere ai massimi livelli, mentre la struttura del settore giovanile garantisce che il futuro a lungo termine del club sarà brillante. Le nostre strutture tecniche sono tre le migliori e la nostra casa, l'Old Trafford, è giustamente considerata come uno dei luoghi più prestigiosi nel mondo. Sono lieto di assumere i ruoli di direttore e di ambasciatore del club. Con queste attività, e con i miei molti altri interessi, vado verso il futuro.

Il profumo dell'erba tagliata, il prato liscio e perfetto come un tavolo di biliardo, il fiato a picco dei tifosi, la panchina, i rituali nello spogliatoio, la rabbia e l'orgoglio, tattica e schemi disegnati sulla lavagnetta, l'odore del gesso e poi Cristiano Ronaldo svezzato e trasformato in campione, Giggs divenuto leggenda… tutte queste cose le porterà con se, assieme agli affetti più cari, e non potrà mai dimenticarle.

Devo rendere omaggio alla mia famiglia, il loro amore e il loro sostegno è stato fondamentale. Mia moglie Cathy è stata la figura chiave di tutta la mia carriera, fornendo stabilità e incoraggiamento. Le parole non bastano per esprimere ciò che questo ha significato per me.

Senza di loro non ce l'avrebbe fatta. Senza l'appoggio del club che ha creduto in lui non avrebbe scritto la storia.

Nei miei primi anni, il sostegno del consiglio di amministrazione, e Sir Bobby Charlton, in particolare, mi ha dato la fiducia e il tempo per costruire una squadra di calcio. E non solo una squadra di calcio. Negli ultimi dieci anni, la famiglia Glazer mi ha fornito mezzi e strumenti per gestire il Manchester United al meglio delle mie capacità. Sono stato molto fortunato per aver lavorato con David Gill, amministratore delegato in gamba e affidabile. Sono veramente grato a tutti loro.

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