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Album che passione, le cinque figurine più introvabili di sempre

Da Pizzaballa a Gianni Rivera fino alla mitica coppia Poggi-Volpi, ecco alcune delle figurine più rare della storia delle collezioni Panini (e non solo)
A cura di Salvatore Parente
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Le figurine Panini hanno accompagnato l’infanzia, l’adolescenza e la vita di molti appassionati del mondo del pallone che, con un album completo o con una foto del campione preferito, stringevano e ancora stringono una sorta di sacro legame con il proprio beniamino, la propria squadra del cuore e lo sport preferito. Un legame che, dal 1960 ad oggi, ha condotto milioni e milioni di persone a letteralmente amare una “semplice” raccolta di immagini di volti noti che entravano, con un apposito album, quasi nella ristretta cerchia di familiari. Una passione ed un sentimento di attaccamento così forti che hanno aiutato i protagonisti del rettangolo verde ad avvicinarsi molto alla gente comune, ai tifosi.

Una raccolta viva e vegeta nonostante il mondo sia totalmente cambiato in questi 57 anni di attività e che riscuote ancora molto successo dimostrandosi una delle iniziative cartacee ancora redditizie nel terzo millennio con quell’ardore e quella voglia, mai sopita, di completare il “mosaico” ed acquistare tutte le figurine necessarie a completare l’album. In questa sterminata voglia di tornare piccoli, ai tempi cioè di quando ci si scambiavano le immagini dei calciatori in classe con gli amici, vediamo le figurine più introvabili della storia della famigerata raccolta ideata dai fratelli Panini.

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Pier Luigi Pizzaballa, ricercato n. 1

Il “most wanted” degli anni ’60 è stato senza dubbio l’estremo difensore dell’Atalanta Pizzaballa. Il numero 1 bergamasco in grado di raggiungere anche la maglia della Nazionale nel 1966, infatti, nella sua “incarnazione” con la Dea (1958-1966) è stato spesso l’anello mancante per il completo raggiungimento di un traguardo chiamato: fine dell’album. In quegli anni, i collezionisti dell’intero paese davano la caccia a quei pochi esemplari pur di soddisfare la loro sete di successo e la loro sfrenata ambizione di chiudere il cerchio e terminare quella preziosa raccolta, sfortunatamente, nonostante la leggenda narrasse addirittura dell’assenza del portiere alle foto di rito della Panini, in pochi ci riusciranno.

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Rizzo & Riva, il Cagliari del ‘64

Anno domini 1963, l’edizione è quella della stagione 1963/64 e le figurine introvabili del tempo hanno due nomi e due cognomi precisi: Francesco Rizzo ed il mitico Gigi Riva del Cagliari. Una accoppiata vincente che portò, nello stesso anno, la compagine sarda alla promozione in massima serie, in quella lunga ascesa calcistica che consacrò, 6 anni più tardi, il Cagliari campione d’Italia. Una figurina storica che, fra l’altro risulta preziosa ancora oggi tanto che, e-bay la vende a 110 euro.

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Gianni Rivera, un raro “golden boy”

Lo storico golden boy del calcio nostrano (esordio in A con l’Alessandria a soli 15 anni) poi eterna bandiera del Milan degli anni ’60 e ’70 con 122 gol in 501 partite, a 19 anni ha assunto le sembianze del volto più introvabile della Serie A. Nella stagione 1961/62, infatti, la figurina di Rivera era quasi più rara di un "Gronchi rosa" (francobollo preziosissimo emesso proprio nel 1961) per gli amanti della filatelia.

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Umberto Depetrini e l’edizione del ‘67

Da un ex alessandrino all’altro, da Rivera a Depetrini il passo è breve. Oltre alla comune origine territoriale ed alla stessa militanza nel calcio che conta (Depetrini è stato terzino sinistro e mediano di Torino, Mantova e tante altre), i due piemontesi son diventati, in anni diversi, i protagonisti della consueta caccia all’ultima figurina nella quale, a recitare la parte degli “irreperibili”, c’erano proprio loro con l’ex Bari in questa veste nella stagione di Livorno del 1967.

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Pietro Battara della Samp

A chiudere questa rassegna della Panini troviamo il portiere blucerchiato della Sampdoria Pietro Battara. L’estremo difensore con una buonissima carriera nei professionisti con 259 presenze in Serie A e 38 in B, è diventato il volto più cercato dai collezionisti nella stagione 1968/69 quella, nella quale la sua squadra riuscì a salvarsi dalla Cadetteria con un 12esimo posto nella massima serie.

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Poggi-Volpi, ma che fine hanno fatto?

Nel 1997/98 un marchio di chewing-gum s’inventò le gomme da masticare da 100 lire con 3 figurine arrotolate nell’involucro di carta che dovevano poi essere incollate ad un mini-album della Topps con, in caso di completamento della raccolta, un pallone ed una maglia della propria squadra del cuore in regalo. Risultato? per evitare di dover elargire troppe maglie, l’azienda stampò solo 50/100 figurine della coppia Poggi (Udinese)-Volpi (Bari) per la disperazione dei bambini di tutta Italia che, per la rabbia, costrinsero le loro madri ad avvertire addirittura “Mi manda raitre”, e tu, a distanza di anni li possiedi Poggi e Volpi?.

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