Al Bayern Monaco basta uno 0-0 per accedere alla semifinale. Il Siviglia esce a testa alta
Confermare il risultato dell’andata al ‘Sanchez Pizjuan’ e approdare in semifinale di Champions dopo la conquista della Bundesliga. Era questo l’obiettivo unico di questo Bayern Monaco che all’Allianz Arena, contro il Siviglia, per il ritorno dei quarti di finale (andata 2-1 in favore dei bavaresi), ha pareggiato con il punteggio di 0-0. Padroni di casa partiti subito forte nonostante di fronte avessero un avversario ben organizzato e tatticamente messo bene in campo da Montella. Una partita giocata subito a ritmi elevati con gli spagnoli mai rinunciatari ma che hanno sofferto la fisicità e le individualità dei tedeschi.
Rispetto alla gara d’andata, Heynckes ha cambiato poco, affidandosi al solito 4-1-4-1 camaleontico che si trasformava in un 4-2-3-1 con James Rodrguez, Robben e Rafinha a rappresentare le uniche novità di formazione rispetto all’andata. Per quanto riguarda il Siviglia, l’ex ‘aeroplanino’ ha confermato Ben Yedder in attacco e ha recuperato Banega. Ma andiamo dunque a vedere quali sono state le fasi salienti del match nel corso dei 90’ e i top e i flop di questo Bayern Monaco-Siviglia.
Fuori Vidal e Thiago per Rodriguez e Robben
Il Bayern Monaco che si è presentato al suo pubblico dell’Allianz Stadium, ha dovuto vedere la propria squadra far fronte ad assenze pesanti. Per il tecnico Jupp Heynckes oltre a Neuer convalescente e ancora ai box, ecco che al portierone tedesco, Alaba e Coman si è aggiunto anche Arturo Vidal. James Rodriguez, è il volto nuovo rispetto all'undici della scorsa settimana.
Con il colombiano in campo il tecnico bavarese non ha comunque rinunciato allo schieramento 4-1-4-1 che poi si camuffava in un ben più organizzato 4-2-3-1, con l’ex Real sulla trequarti e con Muller e Ribery, insieme al rientrante Robben, sulla destra al posto di Thiago Alcantara, a supporto del solito Lewandowski. In mediana tutto confermato come al match d’andata con Javi Martinez davanti alla difesa formata da Boateng e Hummels al centro della retroguardia e con Kimmich e Rafinha (non Bernat) come terzini.
Non ce la fa Kjaer per il Siviglia
L’assenza più importante per Montella nel ritorno contro il Bayern, ha riguardato soprattutto Kjaer. Il danese ha dovuto dare forfait per un problema al ginocchio ma al suo posto ecco Mercado a far coppia con Lenglet. Navas confermato nonostante la sciagurata autorete dell'andata, nel ruolo di terzino destro. Montella pensava di non poter recuperare Banega, assente sette giorni fa ma invece l’ex Inter è stato scelto dall’inizio con Pizarro sacrificato in panchina.
Al fianco dell’argentino, ovviamente l’intoccabile N'Zonzi.Franco Vazquez, spalleggiato da Sarabia (autore dell'illusorio uno a zero dell’andata) e Correa, per provare ad innescare il riferimento centrale, ovvero Ben Yedder che ha vinto il ballottaggio in attacco con Muriel che sembrava anche in vantaggio alla vigilia.
Primo tempo di marca Siviglia ma fermo sullo 0-0
Quasi a sorpresa, gli andalusi si sono presentati all’Allianz Arena subito con grande carattere, autoritari e senza alcuna paura. La squadra di Montella ha fatto praticamente suo il primo tempo gestendo spesso la palla, facendo una circolazione pulita che passava anche dalle parti dell’estremo difensore Soria. Più Siviglia che Bayern soprattutto nella prima mezz’ora dove non sono mancate occasioni importanti, sempre per gli ospiti, dai piedi di Escudero e Ben Yedder.
Una manovra offensiva che ha colto impreparati i padroni di casa che sembravano quasi spiazzati da questo inizio arrembante dei ragazzi di Montella. Anche se al 34’ Ribery, come una furia, ne ha subito approfittato calciando dalla distanza una sassata incredibile che ha trovato però pronto Soria che ha respinto la potente conclusione del francese. Proprio negli ultimi 15 minuti il Bayern è sembrato subito reattivo a reagire a questa padronanza di campo degli spagnoli che però sono stati bravi almeno a concludere la prima frazione con il punteggio di 0-0.
Il Bayern gestisce il vantaggio dell'andata nella ripresa
Nella ripresa nessuno dei due allenatori cambia uomini cominciando con gli stessi 11 scesi in campo nella prima frazione. Parte subito forte il Bayern che dopo 3’ con un colpo di testa su cross perfetto di Rafinha, disturbato da Escudero, è andato vicinissimo al gol dell’1-0. Il Siviglia però non ha perso la calma e ha continuato a fare la sua partita tranquilla e ben organizzata in campo provando più volte, con fiammate pericolose, a sorprendere la difesa bavarese, soprattutto sugli esterni con Correa e soprattutto Navas sempre pronto a spingersi in sovrapposizione. Ed è stato proprio Correa a colpire poi la traversa allo scoccare dell’ora di gioco sugli sviluppi di un calcio di punizione. Un'azione che però non ha spaventato per niente la squadra bavarese che ha poi gestito al meglio il match portando, pian piano, la gara a finire sullo 0-0 che regala la qualificazione alla semifinale ai tedeschi.
Bayern intelligente e mai in difficoltà
Gara giocata con grande intelligenza da questo Siviglia che nonostante si trovasse davanti uno squadrone come il Bayern che, soprattutto nel fortino di casa sua, fa la sua forza, è riuscito ad imprimere grande pressione agli uomini di Heynckes messi in difficoltà da Ben Yedder e compagni. Dal punto di vista individuale ci sono state poche note buone da salvare tra gli ospiti, ma è stato il complesso, il gioco di squadra ad emergere. Dall’altra parte, per i primi 30’, il Bayern Monaco ha sofferto tantissimo, salvo poi chiudere la prima frazione in attacco grazie ai suoi talenti in campo nonostante un Muller non proprio così in partita.
La ripresa invece è stata di totale gestione della gara per quanto riguarda il Bayern Monaco. Il tecnico bavarese ha infatti intuito, dopo 75′ che la partita era praticamente già finita e la qualificazione in tasca. Ha deciso infatti di togliere anche bomber Lewandowski, facendolo rifiatare concentrandosi già per la semifinale. Gara intelligente ma anche di grande sofferenza per i padroni di casa che però, da grande squadra, hanno saputo gestire al meglio anche l'ottima pressione degli spagnoli soprattutto nella prima frazione.
I migliori in campo all’Allianz Arena
Kimmich e James un valore in più della squadra
Crescita costante, determinazione e voglia di sacrificarsi. Questo Joshua Kimmich sembra essere sempre più leader del Bayern Monaco. A tratti, specie per la sua capacità di destreggiarsi con entrambi i piedi, il terzino destro dei bavaresi pare somigliare tutto a Lahm che ha lasciato un ricordo bellissimo di sé in Germania. Contro il Siviglia la spinta del tedesco è stata davvero costante, sempre pronto a partecipare all’azione offensiva dei ragazzi di Heynckes. Il merito del tecnico dei bavaresi, va anche dato per quanto riguarda la posizione in campo trovata ad James Rodriguez.
Contro il Siviglia ha giocato una gara davvero molto ordinata, fatta di passaggi intelligenti, sfruttando la propria tecnica individuale non temendo affatto la fisicità di N'Zonzi e Banega. Heynckes gli ha probabilmente trovato la posizione giusta per un calciatore da sempre definito un mero trequartista semplice. Davvero positiva la sua prova, così come, a fiammate, è stata buona la prova di Robben.
N’Zonzi e Banega i top di questo Siviglia
Oltre alla traversa di Correa, le corse di Escudero e Jesus Navas lungo gli esterni, a spiccare sul terreno di gioco dell’Allianz Arena, per quanto riguarda il Siviglia, sono stati soprattutto i due interni di centrocampo: N’Zonzi e Banega. I due, oltre al grande lavoro in fase di contenimento, sono stati preziosi proprio nel loro ruolo di scudo davanti alla difesa, capaci, con le loro importanti doti tecniche a far partire l’azione d’attacco degli andalusi. Spesso, lo stesso Banega, si sostituiva a Vazquez nel rifinire la punta.
Più volte, l’argentino ex Inter, si è portato anche al tiro senza però trovare fortuna. I due, sono stati senza ombra di dubbi i più positivi tra le fila dei ragazzi di Montella. Un numero incredibile di passaggi e di filtranti hanno infatti contraddistinto la loro prestazione con palloni che passavano solo dalle loro parti.
L’altro terzino: Rafinha chiude ogni spazio
Ma se la partita di Kimmich può definirsi, nel complesso, abbastanza positiva rispetto al resto della squadra, si può sicuramente dire lo stesso di Rafinha. L’ex terzino del Genoa, nonostante non fosse proprio un terzino sinistro mancino puro, è riuscito incredibilmente a chiudere ogni diagonale difensiva alle spalle di Ben Yedder e Correa. Nel primo tempo ha anche rischiato, addirittura, di farsi male ad una spalla immolandosi in una miracolosa chiusura sul pallone in area di rigore. La costante sovrapposizione, anche sua, ha messo tanto in difficoltà la difesa spagnola costretta a bloccarsi più volte con uomini offensivi, soprattutto come Jesus Navas, che non è proprio un terzino di ruolo. Per il resto, gara eccellente del numero #13 dei tedeschi, assolutamente promosso.
I flop di questo Bayern Monaco-Siviglia
Ben Yedder non brilla
Si è dato da fare, ha lottato in mezzo ai due centrali del Bayern Monaco, si è visto con degli spunti interessanti nei 65’ in cui è stato in campo, ma questo non è bastato per convincere Montella a lasciarlo in campo preferendogli Muriel. Il grande dubbio della vigilia, per l’ex Milan, si è poi rivelato in campo con il miglior marcatore degli spagnoli in Champions che non è riuscito per nulla a brillare nella notte dell’Allianz Arena.
Solo 1 tiro in porta per Ben Yedder e 1 dribbling provato, prova di una forte difficoltà del centravanti del Siviglia di riuscire a sfondare il muro dei bavaresi. Praticamente visto pochissimo in campo, la sostituzione con l’ex attaccante della Sampdoria è stata giusta per provare a fare qualcosa in più in un momento nevralgico della gara.
Una gara poco brillante per Muller
Fuori dai giochi. Solo un passaggio decisivo che Navas ha tolto praticamente dai piedi di Lewandowski da segnalare nella prestazione di Thomas Muller nel primo tempo e nulla più. Un calciatore, il tedesco, che è sembrato poco brillante del solito, forse chiuso troppo dal giramento palla degli spagnoli e poco pronto ad inserirsi nelle azioni offensive dei bavaresi. Il compito di rifinitore alle spalle dell’attaccante polacco non gli è venuto benissimo.
Heynckes, a differenza di Ancelotti, gli sta dando grande fiducia ma il tedesco è sembrato anche incredibilmente meno lucido del solito nel prendersi le proprie responsabilità e cambiare passo cercando di mettere in difficoltà gli avversari. Spesso troppo rinunciatario, forse è stato proprio questo che l’ha fatto brillare meno all’Allianz Stadium contro i ragazzi di Montella.
Vazquez chiuso dalla diga Bayern
Difficile giocare in quella posizione per l’ex Palermo. Già perchè attorno al ‘Mudo’ Vazquez c’era una sorta di cerchio magico formato da Hummels, Boateng e Javi Martinez. I due centrali difensivi e il mediano difensivo dei tedeschi hanno visto subito che Vazquez era il calciatore più pericoloso in chiave offensiva del Siviglia. Un jolly che però non è mai stato in grado di girarsi e riuscire a vedere gli spazi liberi per provare ad innescare gli esterni d’attacco degli andalusi.
Da lui sicuramente Montella si aspettava qualcosina in più ma l’ex Palermo è stato davvero ben tallonato dai bavaresi che gli hanno concesso solo il giro palla. L’italo-argentino in più occasioni, proprio per questa situazione in campo, è sembrato molto nervoso. Non un vero e proprio flop ma sicuramente rimandato.