Ajax, ten Hag: “Il Tottenham è pericoloso, corre più della Juventus”
L’Ajax ha un appuntamento con la storia. Mercoledì sera se vincerà o pareggerà con il Tottenham conquisterà la finale di Champions League, sarebbe la prima dopo ventitré anni. Il tecnico ten Hag, che ha festeggiato domenica scorsa il successo in Coppa d’Olanda, è parso molto tranquillo nella conferenza stampa della vigilia:
Non sono particolarmente nervoso anche se il traguardo è importante. Stiamo bene, ma dobbiamo giocare ed essere aggressivi dimenticandoci dell'andata. Vogliamo vincere ancora. Dovremo di nuovo andare oltre i nostri limiti.

L’intensità del Tottenham, il pericolo numero uno
L’allenatore dei ‘Lancieri’ prima della gara di ritorno con il Tottenham tiene alta la guardia, dicendo che le squadre inglesi giocano a grande intensità e questa partita sarà molto più complicata rispetto a quelle con Real Madrid e Juventus, che tra l’altro nella doppia sfida sono state eliminate dopo un risultato positivo alla Cruyff Arena:
Giochiamo contro una squadra della Premier League, l'intensità è leggermente diversa. Lo abbiamo visto contro la Juventus e il Real, rispetto alla prima partita la squadra deve salire a un livello superiore. Dobbiamo giocare per vincere, sfruttando i nostri punti di forza. È un'altra partita ancora tutta da giocare. Vincere in trasferta è stato importante, ora giocheremo con un tifo incredibile che spero possa aiutarci. Nella gara d'andata l'organizzazione difensiva è stata perfetta, nella gara di ritorno abbiamo bisogno di fare meglio in fase offensiva ma dipenderà anche dal Tottenham. Dovremo saper leggere la partita in modo da capire cosa è meglio fare.
Dubbio Neres
Tra i titolari dovrebbe esserci anche il brasiliano David Neres, che però non è al meglio, ten Hag è convinto di poterlo recuperare. In avanti Ziyech, a metà campo de Jong e van de Beek, l’uomo dei gol pesanti. Ovviamente titolare l’uomo mercato de Ligt:
Formazione? Forse abbiamo un piccolo problema con Neres, ma pensiamo che sarà in grado di giocare. Resta un piccolo punto interrogativo. È una gioia veder giocare la squadra e la cosa più importante è l'energia che i calciatori mettono in campo, giocano l'uno per l’altro.