Ajax, l’eliminazione last minute costa caro: sfumati in borsa 162 milioni
Il pallone in rete sullo sfondo, Onana in ginocchio, e in primo piano Mazraoui, De Ligt e Ziyech riversi a terra con le mani nei capelli. Il Tottenham ha appena segnato all'ultimo minuto il gol che vuol dire qualificazione, e la disperazione dei giocatori dell'Ajax è senza dubbio dovuta alla delusione sportiva di veder sfumare il sogno di giocarsi una finale di Champions. Ma per undici calciatori (più riserve) amareggiati per il risultato, ci sono migliaia di trader e addetti ai lavori nel campo della borsa altrettanto contrariati per la rete-beffa di Lucas Moura al 95′.
Il titolo Ajax in borsa: dalla scalata al precipizio
Un'escalation durata 5 mesi, una bolla che ha iniziato a gonfiarsi a gennaio ed è scoppiata in una sera di maggio, appena sfiorata dal pallone del terzo gol di Lucas Moura. Come riportato dal Financial Times, complici i sorprendenti risultati sportivi dell'Ajax come le eliminazioni di rivali strafavorite come Real Madrid e Juventus, le azioni dei lancieri sono arrivate a costare fino a 25€ cadauna. Il doppio rispetto al loro costo rilevato a gennaio. Poi, come al risveglio dopo un bel sogno, è arrivata la doccia gelata. La rocambolesca eliminazione arrivata per mano del Tottenham ha fatto registrare un'inversione di tendenza del listino degli olandesi, con un calo che al mattino dopo la partita si attestava addirittura al 20%. La stima di perdita è di 162 milioni di euro, che sarebbero potuti essere generati dalla vendita di azioni che invece sono state cedute dai trader e – quindi – svalutate.
Stessa sorte della Juve post Ajax ad aprile
Chi di borsa ferisce, di borsa perisce. La stessa sorte dell'Ajax era toccata circa un mese fa alla Juventus. I bianconeri, eliminati proprio dai lancieri ai quarti di finale, avevano visto il valore delle loro azioni ridursi del 21%. Un danno economico che in quel momento fu stimato in circa 300 milioni di euro di capitalizzazione.
