Aic, Tommasi: “Squalifica per chi si piega alle curve”
Damiano Tommasi propone una cura drastica dopo i recenti episodi di violenza negli stadi. In particolare, il presidente dell'AIC ha proposto nell'assemblea odierna dell'Associazione Italiana Calciatori una squalifica per chi intrattiene rapporti "non corretti" con gli ultras. Il pensiero va, ovviamente, agli ultimi episodi accaduti all'Olimpico, sponda Roma, ed a Cagliari ma non solo. "In molti hanno avuto esperienze dirette, alcuni anche nelle scorse settimane", ha spiegato Tommasi, "penso al Pisa, al Savoia, alla Roma, al Brescia: il rapporto con le tifoserie presente alcune difficoltà nella gestione, e si stanno prendendo misure a livello istituzionale che siano strumenti validi per la salvaguardia dei tesserati e per normalizzare una situazione distorta, che a volte viene addirittura giustificata e motivata".
"Bisogna però differenziare il tifo sano e quello non sano, perché il tifo", ha aggiunto, "è la parte bella di questo sport. C'è bisogno di un occhio di riguardo per i rapporti positivi tra i tesserati e i tifosi sani. Chi ha giocato all'estero conosce la realtà degli altri Paesi, e capisce che la situazione italiana non è normale. C'è assuefazione e tolleranza ad un certo modo di protestare e verso l'approccio delle curve con i tesserati. Nessun tesserato vuole alimentare certi comportamenti e li subisce scegliendo in certi momenti la strada del minor danno", ha concluso, "servono norme che vietino confronti di sottomissione o da resa dei conti con le curve". Insomma, una mano tesa a James Pallotta, che aveva parlato di "fu**ing idiots" nel caso degli striscioni esposti all'Olimpico contro la madre di Ciro Esposito. Ma per un presidente come Pallotta che si è schierato apertamente contro un certo modo di concepire il tifo, c'è da registrare purtroppo come finora gli altri presidente abbiano piuttosto taciuto.