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Aic: il 35% dei calciatori ha subito violenza fisica

Secondo il Report annuale dell’Associazione guidata da Damiano Tommasi il 28% dei calciatori ha subito insulti e minacce.
A cura di Alessio Morra
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rapporto aic

L’Aic (Associazione Italiana Calciatori) ha promosso la pubblicazione di un Report annuale, che in questo 2014 ha visto il suo primo numero. E da questa indagine è uscito un quadro davvero triste. Perché secondo il rapporto il 35% dei calciatori professionisti e dilettanti ha subito violenza fisica nel corso della stagione sportiva 2013/2014. Il dato è sconvolgente ed altissimo. Perché alle violenze fisiche si aggiungono insulti e minacce per il 28% dei calciatori. Il presidente dell’ACI Damiano Tommasi invoca un cambio di coscienza per chi segue il calcio: “Questa professione non prevede anche questo, oltre ad un faro acceso questo Rapporto vuole essere anche l’inizio di un cambio di coscienza.”

Tommasi ha voluto ricordare tanti bruttissimi episodi: dalla sassaiola nei conforti del pullman del Verona all’Olimpico agli striscioni dedicati a Osvaldo dai tifosi della Roma fino all’aggressione al calciatore del Frosinone Robert Ghuchert che fu colpito da un calcio alla caviglia e da un pugno da uno sconosciuto al termine di un match di Lega Pro: “Dobbiamo noi calciatori prima di tutto capire e sapere che tutto questo non è normale. Non è normale rischiare l’incolumità fisica per un risultato, subire umiliazioni e violenze psicologiche perché il rendimento non è quello atteso. Non è normale che siano i propri sostenitori parte attiva in questo comportamento anomalo e fuori luogo. Con l’ambizione di poter cambiare la cultura sportiva in Italia anche con questo ulteriore tassello, mi auguro un giorno non troppo lontano di dover chiudere la presente pubblicazione perché a corto di argomenti.”

Le parole di Buffon – Mentre volava in Brasile, il capitano della Nazionale sulla sua pagina Facebook ha voluto dire la sua sul Rapporto dell’Aic: “Serve un cambio di mentalità e serve subito, perché questo non è tifo, questo non è normale. Sono casi già noti alla stampa ma messi tutti insieme fa davvero rabbrividir leggere di tanta violenza e intimidazione nei confronti di giocatori la cui unica  colpa è quella di non essere riusciti a vincere una partita. Questo non è normale. Mi rattrista leggere che la metà di queste azioni sono fatte dai propri sostenitori, da chi dovrebbe trasmettere quella marcia in più alla squadra.”

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